Gli Stati Uniti rappresentano un mercato importante per le piccole e medie aziende della regione soprattutto quelle agroalimentari, settore dove il marchio Italia è tenuto in alta considerazione.
C’è bisogno quindi di creare un ponte di business permanente tra Usa ed Italia e far conoscere al mercato Usa le grandi opportunità che il nostro Paese può offrire.
“Il mercato americano - ha detto Micaela Pallini Vice Presidente della Sezione Alimentare di Unindustria – può essere molto strategico per le aziende italiane…” che non hanno ancora valorizzato “un brand nazionale in grado di penetrare il mercato Usa e quello asiatico, come invece è riuscita a fare la Francia con il vino”.
L’export è ancora limitato al di fuori dell’Unione europea ed il suo peso sul totale nazionale delle vendite all’estero è limitato al 4,4%. I settori trainanti, come il farmaceutico e la chimica, stanno attraversando un periodo di forte crisi per la chiusura di alcune importanti multinazionali sul territorio.
Nel 2011 gli Stati Uniti hanno importato beni per un controvalore pari a circa 2,2 miliardi di dollari e tale valore nei prossimi dieci anni aumenterà a oltre 4 miliardi di dollari. Per un Paese a forte vocazione manifatturiera quale l'Italia, quindi, l'accelerazione della crescita delle esportazioni verso gli USA, soprattutto nel settore alimentare, rappresenta un'occasione da non perdere.
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