Rifiuti. L'ira di Clini: "Entro 30 giorni a regime o commissariamento"

Roma. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini oggi ha lanciato l'allarme a margine di una conferenza stampa convocata in largo Goldoni a Roma proprio sul caso Colfelice. "Ritengo gravissimo aver fatto ricorso al Tar, bloccando di fatto il processo in corso. Se disgraziatamente il ricorso avesse successo si avrà il blocco delle attività di trasferimento, con il risultato pratico che la gestione dei rifiuti a Roma andrebbe davvero in emergenza". La preoccupazione di Clini deriva proprio dal ricorso presentato dalla Provincia di Frosinone e dalla Saf (la società che gestisce il Tmb di Colfelice) e dal Comune di Albano contro il decreto che prevede, tra l'altro, il trattamento di una parte dei rifiuti di Roma negli impianti delle altre province del Lazio. La commisione Europea attendeva la risoluzione dell'emegenza romana dei rifiuti entro la fine di gennaio, questo ricorso al Tar ritarda i tempi ma per il momento secondo quanto riferito dal Ministro, la procedura di infrazione non è ancora operativa.  L'impianto di Colfelice, ha riferito il ministro all'Ambiente, "dai rilievi del Noe emerge che funziona meglio con un'alta produzione di cdr e meno di scarti. Oggi invece viene utilizzato al 48 per cento. Non è una pattumiera e non è vero che non funziona, ed è incredibile che non venga visto come fonte di ricchezza ma come problema dagli stessi soci della Saf, ovvero i sindaci della provincia di Frosinone". Secondo Clini si tratta di "una posizione incomprensibile dal punto di vista razionale, considerata anche la garanzia del ritorno degli scarti a Roma, dovuta forse alla suggestione politica o alla coincidenza delle elezioni". Comunque, ha concluso, "rimane il mistero del perché si sia investito soldi pubblici per un impianto molto più capiente del necessario per quell'area, visto anche che le autorità pubbliche locali non ne vogliono l'utilizzo. Ci sono evidenti sprechi e sovraccosti, la magistratura farà quello che deve, ma serve anche una riflessione politica".  Il ministro ha anche aggiunto che "Quasi tutti gli impianti funzionano male e non assolvono alla loro funzione, e dovranno raggiungere entro 30 giorni i livelli standard. Se ciò non dovesse accadere, il commissario Sottile procederà valutando se sarà opportuno provvedere al commissariamento o inviare una diffida a procedere entro una tempistica molto stretta".

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