Niente acqua ai ricoverati, bisogna risparmiare!!!

Da quasi un mese i ricoverati presso gli ospedali della provincia di Frosinone non ricevono più la bottiglia d’acqua distribuita durante i pasti.

Si tratterebbe di un provvedimento preso a seguito della Spending Review.

Per il nosocomio del Capoluogo la notizia è stata annunciata con un comunicato emesso in data 11 gennaio a firma dell’Economo.

“Lo staff dirigenziale della ASL non ha avuto il coraggio di emettere un comunicato per informare del numero della delibera e delle motivazioni”.

La denuncia arriva da diverse associazioni: Cittadinanzaattiva, il Tribunale per i diritti del malato, la Consulta delle associazioni del Capoluogo, l’AIPA e l’Associazione per il diritto alla salute. “L’esercito dei candidati al Parlamento Italiano ed al Consiglio regionale non si è accorto di nulla e nessuno ha elevato la bensì minima protesta”. Dicono le associazioni e sottolineano la contraddizione di un provevdimento del genere. “In una ASL dove gli sprechi sono enormi (contenzioso, spese legali, acquisto prestazioni aggiuntive, straordinario, insufficiente verifica dell’appropriatezza dei ricoveri e delle cure prestate dalle strutture sanitarie convenzionate, irrazionale uso delle risorse umane e strutturali, ecc.) l’unica cosa che si va a tagliare è l’acqua ai ricoverati nell’ospedale”.

Visto che si parla di sprechi le associazioni ricordano che “è stata lasciata inutilizzata dal 2010 nell’ex Ospedale Umberto I del Capoluogo una TAC fino al 3/12/2012. Da questa data è stata trasferita a Sora ove giace ammucchiata in qualche locale.Questa TAC poteva eseguire se funzionante 300 esami al mese. Circa 7200 cittadini non hanno potuto eseguire tempestivamente un esame di risonanza in questi due anni tenuto conto che si incassano, per questo tipo di esame, 61 euro di ticket, la ASL ha perso in due anni 532.000 euro”. Insomma di sprechi ce ne sono tanti e non è certo uno spreco quello di far bere i malati negli ospedali.

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