Violenza contro le donne: intesa polizia-sindacati.

41 le persone deferite per maltrattamenti in famiglia, cinque le segnalazioni di violenza sessuale, tre soggetti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria, cinque i casi di stalking nei confronti di donne, otto i casi di maltrattamenti in famiglia nei confronti di madri, due i casi di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.

Questi però sono solo i casi emersi, ossia le donne che hanno denunciato. L’ostacolo più grande infatti nei fenomeni di violenza, è rappresentato dalla difficoltà della vittima di denunciare gli episodi subiti.

Le cause di questo atteggiamento omissivo sono da ricercare perlopiù nell’incapacità della vittima di riconoscere come ostili o illegali le condotte ricevute e ciò accade soprattutto quando l’autore fa parte della cerchia familiare ovvero nelle precarie condizioni economiche che non consentono alla donna di poter sostenere una scelta autonoma di allontanamento dal contesto sociale o familiare viziato.

Per questo il Questore di Frosinone Giuseppe De Matteis e i segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL hanno siglato un protocollo d’intesa per aiutare le donne vittime di violenze.

Una collaborazione che si prefigge come obiettivo quello di rompere un silenzio troppo assordante dietro il quale si nascondono spesso donne incapaci di reagire. La Questura ha voluto ampliare il raggio di tutela nei confronti delle donne grazie al contributo di qualificati partners CGIL, CISL e UIL, importanti referenti negli ambienti di lavoro. Le organizzazioni sindacali, nelle persone di Bruna Cossero per la CGIL, Alessandra Romano per la CISL ed Anita Tarquini per la UIL, infatti più a diretto contatto con le realtà del mondo del lavoro saranno gli indicatori di tutte le situazioni a rischio favorendo i contatti con il personale specializzato della Polizia di Stato preposto alla trattazione delle tematiche di violenza. La firma di oggi rappresenta l’assunzione di un concreto impegno verso le donne per offrire loro gli strumenti per poter liberamente esercitare i propri diritti.

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