Regolamento di conti in famiglia, figlio sfugge all'impiccaggione

Arpino. E' arrivato quasi senza voce presso la locale caserma dei carabinieri. In stato di agitazione balbettava che il padre ed i suoi fratelli lo volevano uccidere. Cosi un giovane residente ad Arpino è sfuggito ad un regolamento di conti in famiglia che sarebbe culminato con il suo strangolamento se non fosse riuscito a divincolarsi e lottare per salvarsi.

 

La vicenda che ha dell'incredibile è accaduta ieri pomeriggio in un'abitazione in pieno centro. Il ragazzo ha iniziato a discutere con il padre,56 anni ed i suoi fratelli di 27 e 18 anni. Tutti magrebini e venditori ambulanti. La discussione verteva sui soldi della giornata da dividere. Il diverbio è degenerato a tal punto che prioprio il padre per primo ha strappato la maglia di dosso al figlio e con l'aiuto dei fratelli della vittima gli ha attorcigliato l'indumento più volte al collo a mo di cappio per soffocarlo.

 

La vittima, dopo i primi soccorsi prestati dai carabinieri, è stata trasportata presso l’Ospedale Civile di Sora. E' stata Giudicata guaribile in sette giorni. Mentre il padre ed i suoi fratelli sono stati trasferiti in carcere a Cassino con l'accusa pesante di tentato omicidio. 

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