Una donna contro la 'ndrangheda, la sua storia a Frosinone

Rosy Canale, questa sera ore 21 al cinema Arci di Frosinone per parlare della sua esperienza con la malavita
Rosy Canale, questa sera ore 21 al cinema Arci di Frosinone per parlare della sua esperienza con la malavita

Frosinone. Picchiata fino ad essere ridotta in fin di vita, sopravvive alle minacce e al pestaggio della criminalità organizzata calabrese che la voleva complice nel traffico di droga. All’età di 38 anni è diventata l’imprenditrice coraggio. Ha fondato un movimento e tante donne come lei lottano contro la 'ndrangheta nel modo più rivoluzionario: Diffondere attraverso il lavoro pulito la cultura della legalità in una terra dove il tasso di disoccupazione è molto elevato e ci si rifugia nell’illegalità per sopravvivere. Questa donna ed imprenditrice coraggiosa si chiama Rosy Canale e questa sera alle 21 sarà a Frosinone dopo un lungo viaggio da New York. Viene nel capoluogo ciociaro perché da qui vuole trovare sostegno alla sua attività attraversata, come tutte, dalla crisi economica. Rosy ha creato un laboratorio per la produzione di saponi artigianali ed uno di ricamo. Lavori semplici, ma che possono cambiare la vita di chi vive in una terra dove il tasso di disoccupazione femminile è al 13, 6% (Fonte Istat). Le donne di San Luca oggi sono 18, hanno tra i 35 e i 40 anni. Sono madri, mogli, sorelle di uomini vittime e carnefici della ‘ndrangheta. Fanno le braccianti e vivono dei prodotti che loro stesse coltivano. Ma l’investimento iniziale per acquistare i macchinari nonostante i finanziamenti, è stato impegnativo. Gli articoli hanno poco mercato e le donne spesso lavorano gratis. Il gruppo di acquisto solidale di Frosinone vorrebbe fornire a Rosy un mercato di acquisto. In pratica la Ciociaria attraverso gli aderenti ai G.A.S diventerebbe cliente di questo modo etico di lavorare.

 

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