Ottaviani contro il piano sanitario regionale

Un fronte comune per arginare l’emergenza sanitaria della provincia di Frosinone e una commissione consiliare comunale speciale per monitorare problemi ed esigenze, sempre in materia sanitaria, che si interfacci con tutti gli interlocutori istituzionali competenti.

E’ quanto ha votato all’unanimità il consiglio comunale di Frosinone, nell’ultima seduta consiliare, su una proposta di deliberazione del Sindaco Nicola Ottaviani.

“Come è ben noto – ha illustrato durante l’ultimo consiglio il primo cittadino di Frosinone – la Regione Lazio ha approvato un piano di riorganizzazione delle rete ospedaliera regionale, individuando quattro macro aree geografiche, includendo l’Asl di Frosinone nella macro area 1 assieme alle Asl RmA, RmG e al Policlinico Umberto I di Roma con popolazione complessiva di quasi un milione e mezzo di abitanti”.

“Ciò – ha continuato il Sindaco Ottaviani – ha comportato un ulteriore taglio di posti letto, giunti nella nostra provincia ad una media di 2,2 ogni 1.000 abitanti, ben al di sotto della soglia di 3,7 che è la minima per garantire servizi quantomeno sufficienti. Inoltre, la chiusura di alcuni ospedali provinciali, e la conseguente riduzione nell’erogazione di prestazioni sanitarie, sta, di fatto, comportando l’impossibilità per i cittadini del frusinate di usufruire di una piena ed efficiente assistenza sanitaria, così come prevede il dettato dell’articolo 32 della Costituzione. La situazione venutasi a creare con gli ultimi provvedimenti ha prodotto un incremento dell’emigrazione sanitaria verso le strutture sanitarie romane e di altre regioni, con aggravio notevole di costi e di disagi patiti dai malati e dai loro familiari, non tralasciando, poi, il profilo del depauperamento del territorio provinciale”.

Per questo secondo Ottaviani c’è bisogno di potenziare la dotazione di mezzi e personale sanitario dei pronto soccorso. Necessaria anche la definizione dell’Atto Aziendale, la carta costituzionale dell’Azienda sanitaria, per riorganizzare il sistema della rete ospedaliera. Per questo a breve si “disporrà la convocazione della Conferenza dei Sindaci della Asl di Frosinone; si chiederanno al Commissario regionale della sanità, Filippo Palumbo, modifiche al Decreto Bondi meno penalizzanti per la provincia di Frosinone; si spingerà affinché l’ospedale di Frosinone venga elevato al rango di Dea di II livello; si costituirà la commissione consiliare speciale sulla sanità con compiti di monitoraggio delle criticità e di proposizione di soluzioni”.

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