Dimissioni del Papa. Monsignor Ambrogio Spreafico scrive ai fedeli

Frosinone. Monsignor Ambrogio Spreafico nel suo recente incontro con Papa Benedetto XVI
Frosinone. Monsignor Ambrogio Spreafico nel suo recente incontro con Papa Benedetto XVI

Frosinone. A pochi giorni di distanza dalle clamorose dimissioni del Papa, il vescovo della diodesi di Frosinone scrive ai fedeli ed oltre ad esprimere la propria vicinanza al papa parla dei tempi difficili della chiesa. "In questo momento così particolare per la Chiesa intera, dopo l’annuncio della rinuncia di Benedetto XVI al Ministero di Vescovo di Roma successore di San Pietro, vorrei esprimere la vicinanza, la gratitudine e la preghiera mia personale e di tutta la nostra diocesi, che si stringe attorno al Santo Padre. Ricordo con commozione il recente incontro con Lui sabato scorso al termine della Visita ad Limina, la bella e fruttuosa conversazione, nella quale il Papa ci ha incoraggiato e aiutato a comprendere come fede e carità devono guidare il nostro ministero episcopale in questo tempo difficile.
Sono stato toccato dalla sua attenzione partecipe quando con gli altri vescovi gli abbiamo esposto le preoccupazioni e le difficoltà di questo tempo, ma insieme abbiamo assicurato il Papa di come la Chiesa rimane, nonostante il nostro limite e il nostro peccato, un grande punto di riferimento per incontrare il Signore e trovare speranza e segni dell’amore di Dio per l’umanità.
Insieme a tutti i sacerdoti e i fedeli della diocesi vorrei ringraziare Benedetto XVI per gli anni del suo ministero, per la cortesia e la mitezza dei suoi gesti, la ricchezza e la saggezza delle Sue parole, la forza della sua fede, che ha sostenuto la Chiesa radicandola sulla roccia della Parola di Dio. In questo tempo di disorientamento e di individualismo crescente, il Papa ci ha mostrato il valore dell’unità e della comunione, la saldezza di una verità che non rifugge il dialogo e non rinuncia ad esprimersi pur nel rispetto delle differenze, la gioia e la bellezza della vita cristiana, l’attenzione e l’amore per i poveri e i deboli.
In questi giorni ho constatato ancor più chiaramente la stima e  l’affetto che la gente nutre per lui. La sorpresa e il dispiacere per la sua rinuncia non sono mai disgiunti dalla preoccupazione e dalla preghiera perché il Signore l’accompagni sempre e lo sostenga nella fragilità della vecchiaia.
La decisione maturata da Papa Benedetto ci mostra l’umiltà di un Pastore preoccupato per la guida del gregge in un momento storico così complesso. Essa sia di monito a noi tutti, perché viviamo per la gloria di Dio e non per la nostra".

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