Saldi invernali, un flop senza precedenti. La crisi nera del commercio

Bottini (Cidec) "Bisogna ripensare la politica del commercio"

Frosinone. I saldi invernali in provincia di Frosinone sono stati un vero e proprio flop. Le previsioni delle associazioni di categoria erano nere, ma i dati hanno superato di gran lunga le prospettive poco rosee. Qualche slancio in più gli ultimi giorni, ma questo non è certo bastato a chiudere in positivo. Il segno meno è in sintesi il bilancio di questi saldi invernali, con netta chiusura al ribasso rispetto allo scorso anno. 

"Non ci sono soldi in giro" dicono i commessi delle principali catene di abbigliamento di Frosinone. Il settore più duramente colpito insieme alle calzature da questa crisi economica senza precedenti. I negozi chiudono i battenti. Le ultime serrate si sono registrate su vi Aldo Moro. La celebre via dello shopping ne registra tre. I commercianti speravano di rifarsi a Natale e poi di seguito con le settimane dedicate ai saldi ma non è stato cosi. In pratica gli acquisti sono stati orientati al necessario. La tassazione di fine 2012, le bollette, le spese di prima necessità, hanno ridotto all'osso la voglia di acquisti dei ciociari. In provincia di Frosinone la caduta del commercio è strettamente connessa alla emorragia di posti di lavoro.

La crisi unitamente alla disoccupazione hanno creato un effetto catastrofico con pesanti ripercussioni sul commercio al dettaglio. Ne è convinto Antonio Bottini, commerciante e presidente del Cidec di Frosinone, (vedi intervista) che propone un ripensamento della geografia del commercio con il rilancio di iniziative valide a supportare chi ha un'attività commerciale ed è profondamente demoralizzato. Le tasse da pagare sono troppe rispetto alle entrate di questo lungo periodo di crisi.

 

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