L'arte visiva contemporanea. Franco Clary

Continuano gli appuntamenti con la rassegna “L’arte visiva contemporanea”.

Dopo lo straordinario successo di pubblico e di gradimento delle prime tre mostre, dal 23 febbraio 2013 fino al 7 marzo 2013, la villa comunale ospiterà la personale di Franco Clary.

A tracciare un profilo dell’artista è il direttore artistico della rassegna “L’arte visiva contemporanea”, Alfio Borghese: “A Taranto, città travagliata tra inquinamento e crisi del lavoro alle acciaierie, Franco Clary si astrae dalla realtà e, innamorato della natura, dipinge i suoi idilliaci paesaggi che appartengono al mondo della fantasia e dell’immaginazione. La maggior parte dei quadri di Clary è dedicata al mondo esterno, agli alberi, ai fiori, alle dune in riva al mare o alla raccolta del grano. E anche quando dipinge un interno c’è sempre una finestra aperta sul cielo azzurrissimo della Puglia, fonte principale della sua ricerca di luce.

Clary, noto per la sua produzione ai tempi di Carosello, dipinge ad olio dagli anni ’70 e lo fa con un realismo onirico nel quale luce e colore assumono una dimensione determinante”.

Nato a Taranto nel 1942, dove vive e lavora, Franco Clary, dopo esperienze quasi esclusivamente nel campo pubblicitario presenta una sua prima personale  nel ’73, una mostra di grafica dove affronta il tema dell’Ambiente e del disadattamento dell’uomo moderno. Seguono, da allora, ininterrottamente personali e collettive sul territorio nazionale. Della sua pittura melanconica e surreale si sono occupati critici e scrittori autorevoli. La sua ricerca si evolve e si arricchisce grazie ad incontri e contatti con altri autori del panorama artistico. Illustra testi di narrativa e di poesia. Per i suoi lavori Alda Merini gli dedica due sue poesie. E’ presente in numerose pinacoteche, enti e gallerie. Recente l’invito al premio Sulmona.

“L’obiettivo della nostra amministrazione – ha dichiarato l’assessore alla cultura Gianpiero Fabrizi – è quello di attivare e tenere vivo un circuito culturale che soddisfi la sete di cultura della cittadinanza e che dia sfogo alle tante energie positive inespresse e talentuose della nostra città”.

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Commenti: 1
  • #1

    Marco della Tore (sabato, 23 febbraio 2013 07:34)

    Alcuni soggetti di questo artista mi ricordano vagamente alcuni quadri di Dalì. Le sue opere non suscitano in me particolari emozioni. Niente di nuovo.