Rifiuti. La ciociaria contro il consiglio di Stato

Colfelice. Ingresso dell'impianto Saf dove è previsto l'arrivo di camion carichi di rifiuti da Roma
Colfelice. Ingresso dell'impianto Saf dove è previsto l'arrivo di camion carichi di rifiuti da Roma

Colfelice. La ciociaria pronta alle barricate. La guerra dei rifiuti non si ferma. Il Consiglio di Stato nelle scorse ore ha confermato i decreti adottati lo scorso 28 febbraio. Questo significa che i rifiuti romani arriveranno presto negli impianti localizzati in altri Comuni della Regione. Tra questi Colfelice.

Lo dichiara in una nota l'avvocato Andrea Magnanelli, capo dell'Avvocatura di Roma Capitale. La decisione del Consiglio di Stato è motivata dalla necessità di evitare gravi situazioni di emergenza per la città di Roma. In Ciociaria la notizia non è stata accolta con assenso e abnegazione. Nei prossimi giorni è attesa la convocazione di un'assemblea tra i sindaci aderenti al consorzio Saf per stabilire il da farsi.

 

Intanto quel che è certo è che il presidente Saf  Cesare Fardelli non ha firmato alcun contratto con l'Ama capitolina per consentire lo smaltimento dei rifiuti romani in ciociaria. La situazione sembrerebbe ferma. A giugno tra l'altro è attesa anche la discussione nel merito della sentenza del Tar.

 

I sindaci ed il territorio non si arrendono all’eventualità che ogni giorno arrivino camion carichi di rifiuti romani per essere trattati nell’impianto di smaltimento di Colfelice. La questione, secondo quanto avevano ribadito i primi cittadini del comprensorio durante i sit-in di protesta, non è trattabile. Il ricorso al tar tuttavia non è bastato e tutto sembra portare all’accettazione di questa emergenza romana cui anche la Ciociaria è chiamata a fare fronte.

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