Frana. Emergenza fiume Cosa. E' una corsa contro il tempo

I moduli di cemento armato destinati ad essere calati nel letto del fiume cosa
I moduli di cemento armato destinati ad essere calati nel letto del fiume cosa

Frosinone. Ore 16.30. E' una corsa contro il tempo quella messa in atto da tecnici ed amministratori in queste ore per fronteggiare l'emergenza frana che stà creando l'ulteriore emergenza fiume Cosa. Mentre lungo il viadotto Biondi la voragine si estende di ora in ora ed il manto stradale si va sbriciolando. A valle per scongiurare che terra e sassi strozzino completamente il letto del fiume facendo esondare le acque, sono a lavoro costantemente due ruspe per eliminare la terra che lambisce la stazione dell'ascensore inclinato e per eliminare anche la terra che ricade sul fiume. 

 

E' un via vai di camion. Poco tempo fa sono arrivati anche i moduli in cemento armato (vedi foto accanto) pronti per essere calati sul letto del fiume. Una soluzione necessaria per far scorrere le acque anche nel caso in cui la frana continuasse a scendere. La terra si accumulerebbe sul modulo lasciando scorrere le acque al di sotto. I moduli fungono cosi da bypass. Una soluzione tampone in attesa che arrivino i tecnici dell'ARDIS. Frosinone è una città in emergenza. Il dissesto idrogeologico è serio.Qualora dovessero sopraggiungere le piogge annunciate sarebbe una vera e propria disgrazia. La pioggia appesentirebbe ancor di più il terreno aggravando la già precaria situazione.

 

Altri microsmottamenti. Si stanno creando anche altri smottamenti lungo tutto il corso del fiume dove le strutture murarie di contenimento si stanno spostando all'infuori sotto la spinta del terreno. Nelle prossime ore si riunirà il consiglio comunale per deliberare la richiesta di stato di calamità naturale per ottenere la copertura finanziaria necessaria. Adesso si corre ai ripari per risolvere l'emergenza ma la situazione è talmente grave che richiede interventi futuri per scongiurare ipotesi peggiori. Sarà necessario bonificare il versante collinare e ripensare un sistema di drenaggio delle acque. "La regione Lazio farà la sua parte - è quanto dichiara il consigliere regionale Daniela Bianchi che oggi pomeriggio ha raggiunto il sindaco Ottaviani - il presidente nicola Zingaretti è stato informato e si farà tutto quanto necessario per sostenere il comune di Frosinone in questa emergenza territoriale."

 

Emergenza viabilità. Dopo aver messo in sicurezza il versante collinare e le acque del cosa la terza emergenza è quella della viabilità. Il viadotto Biondi è interdetto al passaggio veicolare e pedonale. Il traffico è stato dirottato su via Roma e Viale Mazzini. Entrambe le arterie sono quotidianamente in tilt da quando si è verificata l'emergenza. Nelle ore di punta, con l'uscita degli studenti dalla scuole, il traffico collassa. L'ascensore inclinato, fermo per questioni di sicurezza, aggrava ulteriormente la situazione.

 

Frosinone. Ore 14.00, Frana continuamente monitorata dai tecnici del comune. Assessore ai lavori pubblici e sindaco presente presso la stazione a valle dell’ascensore inclinato. Ma i problemi invece che risolversi aumentano. Dopo il crollo di parte del viadotto è arrivata la preoccupazione per la stazione dello stesso ascensore. Oggi un’altra emergenza: La frana sta lentamente scendendo sul letto del fiume Cosa e, così facendo sta creando una diga naturale. Se il Fiume sarà ostruito saranno problemi seri perché in questo caso tutta la zona a nord della diga sarebbe invasa dalle acque. Per impedirlo il sindaco Ottaviani ha chiamato a raccolta i suoi tecnici che gli hanno fornito una soluzione: una serie di tubi d’armco di circa due metri di diametro da posizionare sul letto del fiume. In questo caso, anche se il letto del Cosa venisse bloccato dalla frana il fiume continuerebbe a scorrere all’interno dei tubi. Il problema è che tali tubi non si vendono al supermercato ma vengono prodotti da ditte specializzate. Si sono susseguite quindi tantissime telefonate anche con il prefetto di Frosinone, la protezione civile regionale, l’Ardis (l’agenzia regionale per la difesa del suolo). Alla fine i tubi sono stati trovati e verranno posizionati nel pomeriggio. Ma bisognerà fare in fretta: ogni ora che passa potrebbe essere fatale.

Il letto del fiume si è notevolmente ristretto
Il letto del fiume si è notevolmente ristretto
clicca sulle foto per ingrandire
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Intanto continua a lavorare anche la ruspa che cerca di togliere massi e terra che finiscono contro la stazione dell’ascensore inclinato. Anche questa mattina ci sono stati altri movimenti franosi, segno che la collina sta ancora scendendo a valle. Sindaco Ottaviani continuamente al telefono anche se l'aiuto da regione e protezione civile regionale sembra non poter arrivare prima di lunedì. Ma lunedì per il Cosa potrebbe essere troppo tardi.

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Commenti: 3
  • #1

    Federico (sabato, 16 marzo 2013 18:21)

    Grazie per il continuo aggiornamento di una notizia d'elevata importanza per tutto il territorio. Riguardo alle altre situazione franose della provincia che novità ci sono?

  • #2

    Roberto Di Molfetta (sabato, 16 marzo 2013 18:34)

    Grazie anche da parte mia per l'ottimo lavoro, in tempo reale. Sto seguendo la vicenda su questo sito Web, dato che altri si fermano a fasi dell'emergenza precedenti.

  • #3

    Frosinone Web (sabato, 16 marzo 2013 19:49)

    Grazie da parte della redazione a voi che ci seguite. Lavoriamo ore ed ore per dare informazioni costanti e live.. seguiteci ancora ed inoltrate segnalazioni, interagite con noi per un'informazione libera.

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