31enne trovata a terra con il cranio fracassato. Il convivente:"non so chi sia stato"

Sotto sequestro l'abitazione di via Frenise

Ferentino. I medici non sciolgono ancora la prognosi sulle condizioni di V.V. Si tratta della 31enne di Ferentino trasportata ieri in eliambulanza al policlinico Umberto I di Roma dove è arrivata in fin di vita dopo essere stata ritrovata a terra con il cranio fracassato nella sua abitazione di via Frenise. La giovane avrebbe dovuto subire un delicato intervento chirurgico ma nella tarda serata di ieri i medici hanno preferito non sottoporla ad ulteriore stress fisico. Si attende che l’ematoma alla testa si riassorba completamente per non rischiare ulteriori complicazioni del quadro clinico.

Convivente interrogato per ore. E mentre la 31enne lotta disperatamente per sopravvivere, il suo convivente, un carpentiere di Supino di 27 anni, ha subìto ore di interrogatorio in Questura da parte del sostituto procuratore il dott. Vittorio Misiti. “Non so chi sia stato” avrebbe dichiarato agli inquirenti. I due giovani hanno un bambino di tre anni e mezzo e non è ben chiaro se il piccolo abbia o meno assistito a quanto accaduto dentro le mura domestiche.

Sigilli all’appartamento. Intanto l’appartamento dove la giovane è stata trovata in fin di vita è stata posta sotto sequestro. I sigilli sono scattati per l’intero stabile dove risiedeva anche la famiglia della ragazza proprietaria dell’intero immobile. I genitori della 31enne hanno trascorso la notte fuori casa cosi come il suo convivente che dopo l’interrogatorio, terminato all’una, è andato dai genitori.

La ricostruzione dei fatti. La mattina di Domenica 17 Marzo arriva una telefonata al centralino del 118 una richiesta disperata di aiuto per una donna ferita alla testa e priva di sensi. A chiamare è stata la madre della ragazza. La donna preoccupata del fatto che la figlia non rispondesse al telefono è entrata nell’appartamento trovandola riversa a terra immersa in un lago di sangue. Sul posto è arrivata anche una volante della polizia chiamata dai sanitari del 118 che dopo aver rapidamente esaminato la situazione, interrogando i familiari della giovane, hanno condotto il convivente di lei in questura per accertamenti. Qui il carpentiere di Supino trascorrerà tutta la giornata fino all’una di notte interrogato dagli inquirenti.

Lite finita male? Le indagini, affidate agli agenti della squadra mobile della Questura di Frosinone, diretti dal dott. Carlo Bianchi, sono avvolte nel massimo riserbo data la delicata vicenda che nel giro di poche ore ha fatto il giro della città di Ferentino rimbalzando in tutta la provincia di Frosinone. La giovane 31enne è molto conosciuta. Per questo motivo la nostra redazione ha deciso di togliere la sua immagine e lasciare le iniziali del suo nome. La questione è molto delicata. Si cerca di ricostruire i fatti immediatamente prima del soccorso prestato dalla madre della 31enne. Si ipotizza che tra i due conviventi sia divampata una violenta lite finita in aggressione. Dai primi accertamenti clinici emerge che le ferite riportate alla testa dalla ragazza non sono compatibili con la caduta accidentale ma sono state inflitte. Il complesso residenziale nel quale la giovane viveva con il compagno ed il figlio include un altro appartamento nel quale risiedono i genitori di lei. Nessuna persona esterna può entrare senza essere notata. Un dettaglio che farebbe restringere il cerchio dei responsabili alla cerchia dei familiari.

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