Frana. Piove sul bagnato

Lavori fermi presso la stazione a valle dell’ascensore inclinato.

Dopo il posizionamento dei blocchi di cemento, il by-pass, all’interno del fiume, il sindaco Nicola Ottaviani ha disposto il fermo delle attività. Sia l’ascensore che il Cosa dovrebbero essere in sicurezza e non è prudente lavorare sotto la pioggia con il pericolo di nuove frane.

Oggi l’ufficio Meteo prevede un accumulo di 50/60 cm d’acqua. Si potrebbe dire che piove sul bagnato. Intanto la frana a monte continua a rosicare altri pezzi d’asfalto. Come si vede dalle immagini ha superato la linea della mezzeria.

Sotto osservazione è ora il primo blocco di cemento sul quale poggia il viadotto. È rimasto semi scoperto e se non disporrà più di appoggio potrebbe franare l’intero ponte.

Secondo i tecnici il pericolo è minimo in quanto la base della colonna sarebbe conficcata nel terreno oltre quel che si può scorgere a vista.

Il comune, come detto, ha comunque predisposto la richiesta di calamità naturale. Se venissero approvati i finanziamenti ci sarebbe la possibilità di mettere in sicurezza le sponde del fiume una volta per tutte.

Di progetti sul fiume Cosa nel corso degli anni ne sono stati fatti tanti e chissà che, come dice Ottaviani: da un male possa venir fuori un bene. Intanto se non ci saranno altre frane e se arriveranno i finanziamenti regionali (Zingaretti sarebbe al corrente della situazione) si dovrà ripristinare la viabilità del viadotto; ci vorrà tempo, a cominciare i lavori domani ci vorranno almeno cinque o sei mesi. I problemi sono anche quelli del traffico: la chiusura del viadotto ha aumentato la congestione di tutte le altre arterie. Questa mattina la fila a scendere da viale Mazzini iniziava dal multipiano…