Dieci infermieri trasferiti dall'ospedale di Anagni a quello di Alatri. L'ira del sindacato

Ingresso dell'ospedale di Anagni. (Foto Frosinone web)
Ingresso dell'ospedale di Anagni. (Foto Frosinone web)

Anagni. Hanno ricevuto la lettera di trasferimento dal Presidio Ospedaliero di Anagni verso l’Ospedale di Alatri. Si tratta di dieci persone tra personale infermieristico e ausiliario. La lettera a firma dei vertici della AUSL di Frosinone è fortemente avversata dalle sigle sindacali: “L’azienda sanitaria locale ignora i doveri di informativa sindacale sulla programmazione della mobilità in barba al regolamento regionale vigente in materia”.

 

E’ quanto denuncia la FP CGIL di Frosinone lancia un grido di allarme sul futuro della struttura sanitaria anagnina che, a forza di trasferimenti, solo formalmente temporanei, rischia di non poter garantire più il funzionamento di neppure un ambulatorio.

 

Inaccettabile per il sindacato questo modo di operare della AUSL di Frosinone, che dimostra di essere coerente su un unico aspetto: continua a navigare a vista – senza essere capace di elaborare un serio progetto di offerta complessiva dei servizi che eroga e, nel dettaglio, è assolutamente inconcludente sulla programmazione e riconversione dell’Ospedale di Anagni. Sulla dismissione dell'osdedale di Anagni leggi anche: ospedale chiude i battenti portati via i primi macchinari

 

La Funzione Pubblica CGIL di Frosinone contesta con forza l’operato della AUSL di Frosinone relativamente ai trasferimenti di personale anagnino, in quanto non tiene conto che tra pochi giorni interverrà una decisione di merito della Magistratura Amministrativa competente e al tempo stesso rischia di essere letta come una singolare accelerazione dei tempi, prima che una nuova Giunta Regionale possa rivedere l’offerta sanitaria complessiva.

 

Il sindacato ritiene infatti urgente affrontare le criticità delle province esterne a Roma, causate dalle famose “macroaree” e in tale ambito discutere subito del rilancio del Presidio Ospedaliero di Anagni. Buon senso vorrebbe che in questa fase la AUSL di Frosinone evitasse “fughe in avanti” che rischiano di compromettere in modo irreversibile il livello di assistenza sanitario del territorio nord della nostra provincia.

 

 

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