Telecom dismette la sede di Frosinone

La Telecom, una delle più grandi aziende del Paese, ha presentato ai lavoratori il piano d’Impresa 2013/2014.

Un piano di ridimensionamento che prevede lo smantellamento in ben 39 provincie, tra cui anche quella di Frosinone, della “divisione caring” ovvero dei servizi di call center come il 187, 191 e 119.

La Società lamenta già da tempo esuberi per 2750 unità, anche se la situazione economica e di bilancio dell’azienda sembrerebbe essere del tutto rassicurante.

Al suo interno ha però già provveduto a creare una divisione specifica denominata divisione caring per la quale è previsto un procedimento di “societarizzazione” a partire da gennaio 2014. Nella sostanza la Telecom Italia si sdoppierebbe dando vita ad una nuova società che oggi è rappresentata dalla divisione caring a cui fanno riferimento i servizi di call center. Da li a poco il passo per una vendita potrebbe essere breve!

Oltre alle evoluzioni di tipo societario, da maggio però i lavoratori della divisione caring dovranno affrontare un’altra emergenza: o telelavoro oppure pendolarismo verso Roma. La motivazione sarebbe ricondotta alla riduzione di costi che giustificherebbe la dismissione delle sedi. Ma perché, almeno per Frosinone non prendere in considerazione la possibilità di trasferire i 36 lavoratori interessati nei locali di Via Valle Fioretta al piano dedicato agli Open Access? Si tratterebbe di locali già allestiti, riscaldati, illuminati e per i quali Telecom Italia già paga un affitto. Si potrebbero ridurre i costi e garantire ai lavoratori la possibilità di lavorare in sede. “In ragione della mia carica – ha detto la senatrice Maria Spilabotte - mi attiverò presso il Prefetto di Frosinone e presso il Ministero dello Sviluppo Economico affinché sia convocato da subito un tavolo nazionale per discutere il piano d’impresa nazionale che Telecom ha presentato ai lavoratori. Soluzioni e strade alternative sono possibili”.

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