Multiservizi, stipendi sotto la soglia di povertà

Consorzio Insieme per la Solidarietà, Cooperativa Capodarco, Nexus, Consorzio Uno, Consorzio Parsifal saranno questi i nuovi padroni dei servizi pubblici essenziali e ingloberanno tutti i 143 lavoratori della multiservizi. Ma per quanto tempo e con quali garanzie?

La domanda, benché retorica, resta senza risposta certa.

Il Comune di Frosinone ha infatti prorogato per 15 giorni i contratti di servizio, con una piccola ma fondamentale particolarità, ossia che le ore di lavoro saranno diminuite a 18 poiché l'importo economico stabilito dal Comune di Frosinone è pari a quello messo a bando per le cooperative e sarà valido appunto anche per i nuovi affidamenti futuri.

La sorpresa peggiore arriva invece per quanto riguarda i lavoratori del Comune di Alatri che vedono la soglia ore abbassarsi a 10 settimanali, a causa del mancato impegno economico dell'ente che, a parole, ha affermato di voler coprire la quota di 24 ore settimanali, ma nei fatti ha coperto solamente il 45% della quota necessaria fino alla fine di aprile.

Si comprende che le attività ed i servizi saranno a singhiozzo o ridotti a dimostrazione che contratti a 18 ore non possono coprire le esigenze previste.

Insomma dopo aver lavorato per 17 anni per la pubblica amministrazione i lavoratori si ritrovano un salario da fame: quasi la metà della soglia di povertà (fissata a 900 euro). Chi ha famiglia, chi ha contratto mutui, chi paga l'affitto, chi vorrebbe far studiare i figli, chi usufruisce di servizi di base dovrà ridefinire tutto e provare a ricominciare. Ma dove, e con cosa? Dopo aver svolto le mansioni più umili, aver permesso agli enti risparmio, aver tappato i buchi più inverosimili ecco all'orizzonte la “soluzione” delle cooperative. Intanto domani il Comune di Frosinone va a Roma, alla Regione. Il 5 è previsto l’incontro anche con le parti sociali.

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