Colfelice. Camion bloccati, barricate dei sindaci, file chilometriche all'impianto Saf

Il presidente Saf Fardelli entra scortato dalla digos tra le urla dei manifestanti: "Dimettiti Dimettiti!"


Colfelice. Una fila chilometrica di camion carichi di rifiuti dall'uscita dell'impianto Saf di Colfelice fino al bivio di San Giovanni Incarico ed i sindaci in prima fila con la fascia tricolore affiancati dai comitati cittadini per dire ancora una volta "No" ai rifiuti da Roma. La manifestazione è di scena da questa mattina davanti ai cancelli del termovalorizzatore di Colfelice presidiati da decine di poliziotti in tenuta antisommossa, carabinieri e dai vigili del fuoco.

Urla contro Fardelli: "Dimettiti!" Al suo arrivo in auto il presidente Cesare Fardelli viene accolto dalle urla furiose dei manifestanti: "Dimettiti! Dimettiti!" Gli agenti della Digos lo fanno scendere dal mezzo e lo scortano fino dentro gli uffici. Dalla Questura ieri era stato dato l’ok alla manifestazione purché non si impedisse ai camion di entrare. Questa mattina all’alba invece quando sono iniziati ad arrivare i primi mezzi dell’Ama hanno trovato le barricate dei manifestanti questa volta giunti sul posto prima dell’arrivo dei rifiuti. Il dispiegamento di forze messo in campo è molto alto ed è stata espressa la ferma volontà di non far entrare i camion carichi. Alle 10 c’è stato il compromesso. I comitati hanno deciso di far entrare solo un camion di rifiuti ciociari. Nella scelta è stato seguito il criterio delle presenze dei sindaci alla manifestazione di protesta. È  entrato il camion di Ceprano.

La manifestazione secondo la Questura. Alle 11.15 arriva il comunicato ufficiale della Questura secondo il quale sono 300 i manifestanti presenti, tra cui anche diversi sindaci della Valle del Liri, che esprimono il loro dissenso forte ma composto. Nove i camion giunti dalla capitale che sono regolarmente entrati tranne uno al momento fermo all’ingresso dell’impianto. Continuano ad arrivare i mezzi provenienti dalla provincia di Frosinone. La Polizia di Stato  ha predisposto calibrati servizi per garantire la sicurezza pubblica ed ha avviato una mirata attività di mediazione che  già sta dando i suoi risultati atteso che, sebbene a singhiozzo, i camion di questa provincia vengono lasciati transitare.

Contestato il grillino Frusone. Nel corso della manifestazione i sindaci si sono alternati a prendere la parola insieme ai rappresentanti dei comitati cittadini. Quando è stato il turno del grillino Frusone si è scatenato il putiferio per le sue dichiarazioni al microfono. Frusone senza mezzi termini ha detto che ii rifiuti da Roma possono essere visti come risorsa economica allineandosi cosi alle dichiarazioni del presidente della regione Lazio Zingaretti. Sono partiti i cori di contestazione, qualcuno ha strappato il microfono dalle mani di Frusone costringendo la digos ad intervenire e scortare il grillino fuori dalla cerchia dei manifestanti. Nel mirino di quanti respingono i rifiuti da Roma sia le posizioni possibiliste di chi intravede ipotesi di fare affari con i rifiuti sia l'assenza dei politici locali alle barricate.

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Commenti: 1
  • #1

    Francesco Notarcola (lunedì, 08 aprile 2013 20:59)

    Se non si alza il livello della mobilitazione edello scontro la partita è persa. La stanchezza e il mancato raggiungimento degli obbiettivi produrranno rassegnazione e sconforto.