Fiume Cosa controllato a “vista”. Installato un idrometro

Dopo le abbondanti piogge di febbraio-Marzo che hanno causato il dissesto idrogeologico ed il crollo del viadotto Biondi, la direzione regionale della Protezione Civile, ha installato a Frosinone un nuovo idrometro.

 

Si tratta di un macchinario che, tramite un sensore a raggi infrarossi, ogni 15 minuti misura l’altezza del livello delle acque.

L’obiettivo è quello di prevenire e mitigare il pericolo di esondazioni dovuto alle piene del fiume Cosa. L’idrometro infatti controlla in tempo reale il livello delle acque fluviali.

 

L’idrometro è stato posizionato sul ponte di via Caio Mario (La strada di collegamento tra via Mària e via Maniano).

I dati rilevati vengono trasmessi in automatico, attraverso una rete UHF, alla sala operativa del Centro funzionale della Protezione Civile regionale dove, in tempo reale, vengono analizzati secondo dei modelli di previsione del rischio di esondazione elaborati dall’ARDIS Lazio.

Nel caso di piena del fiume  l’idrometro farà scattare i livelli di  “attenzione”, “preallarme” o “allarme” rispetto ai potenziali scenari di rischio da esondazione fluviale.

 

Il sindaco Nicola Ottaviani ha ringraziato sia l’ingegner Francesco Mele, dirigente della direzione regionale della Protezione Civile che l’ingegner Luciana Distaso, nuovo dirigente dell’ARDIS Lazio, per l’interesse e l’impegno mostrato dalle strutture da loro dirette nel cercare di prevenire e contrastare il dissesto idrogeologico che sta affliggendo in queste ultime settimane il territorio di Frosinone.

Scrivi commento

Commenti: 0