La Ilva di Patrica chiude i battenti, operai sotto chock

Imbrattato il piazzale dello stabilimento : "Infami ve la siete mangiata"

Patrica. Alcuni operai presidiano lo stabilimento Ilva ormai dichiarato ufficialmente chiuso
Patrica. Alcuni operai presidiano lo stabilimento Ilva ormai dichiarato ufficialmente chiuso

Patrica. Stanchi, demoralizzati e con poca voglia di parlare gli operai dello stabilimento Ilva di Patrica si sono ritrovati davanti ai cancelli della fabbrica per inscenare una protesta contro la proprietà che ha clamorosamente deciso di chiudere il sito produttivo ciociaro con un annuncio chock a sindacati,  unioneindustriali, sindaco di Patrica ed impiegati. Per la Ilva di patrica non c'è più futuro e le 70 maestranze faticano a capire quanto sta accadendo. Una decisione improvvisa quella presa dalla famiglia Riva di Milano, azionista di maggioranza della S.p.a Ilva. Una corsa alla chiusura dello stabilimento che lascia molti dubbi e perplessità circa le motivazioni che hanno spinto a questa scelta. Si è passati, come ci raccontano gli operai, dai proclami di Dicembre che annunciavano una progettualità per il 2013, visto come l'anno del rilancio, alla chiusura completa annunciata in queste ore. Ancora non c'è niente di scritto ma il dirigente del personale il dott. martino è stato chiaro: "La Ilva di Patrica chiude i battenti, non rientra nel piano industriale." Come a dire che dopo 40 anni di produzione questo sito viene cancellato dal futuro del gruppo lasciando senza lavoro 70 famiglie. Lo stabilimento è stato lentamente smantellato.

Da eccellenza a peso morto.  La produzione dell'alluminiato, del quale il sito ciociaro era unico produttore in Italia, trasferito nel sito di Novi Ligure. Qui, secondo indiscrezioni che ci arrivano dalla direzione aziendale, l'impianto è all'avanguardia e a norma di legge. Nella Ilva di Patrica invece non sono stati fatti investimenti negli anni. L'impianto è vecchio e come impatto ambientale ci domandiamo noi? Perchè qui si chiude in tutta fretta lo stabilimento trasferendo la linea di produzione? cosa è cambiato in questi mesi?  Per la Ilva di Taranto la famiglia Riva è stata indagata dalla procura della Repubblica, sono scattati i sigilli all'impianto, è partita la cassaintegrazione. Si parla di dodicimila maestranze ed il futuro di un intero territorio appeso ad un filo sottile. Per la bonifica dell'impianto, tarantino accusato di uccidere per le emissioni nocive nell'aria, occorre tempo e tanto denaro. La Ilva di Patrica in tutto questo non rientra più nei progetti aziendali. Non interessa mettere  a regime l'impianto, meglio dislocarlo quindi come voler allergerire il "carico"? Da oggi quindi questo grande casermone della Ilva risulta un gigante addormentato, non funziona, le macchine sono state smantellate, gli operai anzichè dentro sono fuori dallo stabilimento. L'immobile è della famiglia Riva. Cosa ne sarà di questo "monumento"? nessuno ha potuto rispondere a queste domande. In programma per i prossimi giorni c'è solo l'incontro al Mise per discutere della cassaintegrazione di un anno per le maestranze. Il resto si vedrà certo è che si stà conludendo un'altra pagina nera della storia produttiva della ciociaria.

Gli operai chiedono di non essere abbandonati dalla proprietà


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