Colpita alla testa. Vanessa comincia a ricordare e si esprime a gesti

Ferentino. Comincia a ricordare e fornire elementi utili alle indagini per inchiodare  la persona che l'ha ridotta in fin di vita. Presto si riuscirà a dare un nome ed un volto all'aggressore. Migliorano quindi  sensibilmente le condizioni di Vanessa Villani, la 30enne colpita alla testa e lasciata agonizzante nel letto la domenica del 17 Marzo scorso. Quando i medici dell'Umberto I di Roma l'hanno risvegliata al coma farmacologico, la donna non dava segni di lucidità, non parlava e non riconosceva i suoi familiari. Da qualche giorno a questa parte il quadro clinico è cambiato e fortunatamente Vanessa ce la sta mettendo tutta per tornare ad essere quella di prima. Un percorso difficile. Attualmente non parla ancora in modo articolato e comprensibile, i suoi sono più che altro gesti, mimi che, secondo indiscrezioni, risultano determinanti per le indagini.

Sete di giustizia. La famiglia Villani non attende altro, dopo aver tirato il fiato per tre lunghe settimane sperando che Vanessa sopravvivesse, ecco che l'esigenza di avere giustizia diventa sempre più forte. Solo il racconto di Vanessa su quanto accaduto quella mattina di domenica può inchiodare il suo aguzzino e portare alla luce i dettagli della violenza domestica. Per l'aggressione alla 30enne di Ferentino non risultano indagati. L'abitazione dove è stata trovata in fin di vita è stata posta sotto sequestro unitamente all'appartamento sottostante di proprietà dei genitori del compagno di Vanessa. I coniugi avrebbero confermato l'alibi del figlio. Quella notte il compagno di Vanessa avrebbe dormito in casa con i suoi genitori.

Una storia d'amore agli sgoccioli. La storia d'amore con la giovane, madre di suo figlio, non funzionava più. Lei quella domenica aveva deciso di andare via e tornare dai suoi. le valigie pronte lungo il corridoio. Chiaramente avrebbe portato con se anche il piccolo Tommaso di 3 anni e mezzo. Che sia stato questo l'elemento scatenante per l'aggressione? ipotesi che dovranno trovare conferme solo quando Vanessa sarà in grado di raccontare tutto. Qualche giorno e la verità potrebbe emergere.

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Commenti: 2
  • #1

    Gabriella (mercoledì, 17 aprile 2013 16:19)

    Mi auguro che questa donna ricordi tutto e che sia in grado di accusare il suo aggressore. Me lo auguro a nome di tutte le donne che sono state aggredite o uccise e che non hanno avuto giustizia.

  • #2

    massimo (sabato, 11 maggio 2013 16:14)

    il convivente è il colpevole !!!