Latte. Aziende ciociare condannate a morte da Parmalat

Ricorreremo alla Regione Lazio.

E’ quanto minaccia il commissario della provincia Giuseppe Patrizi in merito alla vicenda del latte.

La Parmalat infatti, titolare della Centrale del Latte di Roma, ha imposto il fermo al conferimento del latte dalle tre cooperative che lo raccolgono in Ciociaria e in alcune zone della provincia di Latina.

Per questo Patrizi ha convocato stamane una riunione con le rappresentanze sindacali dei produttori di latte.  

“Ho ascoltato, direttamente dai vertici regionali di Conf-cooperative e quelli provinciali di Coldiretti – ha detto Patrizi - i termini della gravissima situazione che si è venuta a creare e che rischia di far saltare ulteriori 300 piccoli produttori”. Si tratta dei i pochi che hanno resistito alla moria di aziende del settore che ha falcidiato circa il 60% delle imprese esistenti solo sei anni fa.

“Soprattutto occorre far chiarezza con i vertici di Parmalat – dice Patrizi - ma anche con la rappresentanza di Roma Capitale in seno al Cda della Centrale del Latte”.

Il commissario della provincia vuole conoscere perché, a fronte di una riduzione di domanda del prodotto, anziché distribuire i tagli a tutti i produttori si è deciso di tagliare, drasticamente le aziende ciociare e pontine. “In sostanza anziché distribuire il disagio di una riduzione per tutti si è deciso di condannare a morte le nostre piccole aziende e solo loro. Una situazione evidentemente iniqua che contiamo di far rientrare con il sostegno dei Consiglieri Regionali eletti nel nostro territorio che, tutti, hanno dato immediata disponibilità e la Provincia di Latina che abbiamo già interessato”.

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