Ilva, dietro front della proprietà: si chiude per "crisi" e non per "cessazione attività"

Frosinone. Clamoroso dietro front della famiglia Riva sulla chiusura dello stabilimento Ilva di Patrica. Non si chiude più per "cessazione attività" ma per "crisi". Per arrivare a questo punto ci sono voluti i sit-in degli operai davanti ai cancelli del sito ciociaro, il pressing dei sindacati ed infine il coinvolgimento istituzionale del territorio con l'incontro a mezzogiorno di oggi in Prefettura alla presenza di sua eccellenza il prefetto Soldà, il sindaco di Patrica, Denise Caprara, i rappresentanti sindacali, una delegazione degli operai Ilva. Per ottenere una "morte" adeguata e non una lunga agonia ecco che ancora una volta il territorio ciociaro ha dovuto ricorrere a tutti gli strumenti possibili ed immaginabili per ottenere,alla fine, ciò che spetterebbe per diritto. Chiudere per crisi significa avviare un iter burocratico attraversoi l quale si salvaguarda l'operaio licenziato dal punto di vista degli ammortizzatori sociali e lo si mette nelle condizioni di non essere un peso ma una risorsa nel caso in cui si dovesse profilare all'orizzonte un imprenditore interessato a rilevare il sito stesso. Come se non bastasse adesso la Ilva di Patrica è satta inserita tra le aziende in crisi nel territorio ciociaro.


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