San Raffaele. Dipendenti senza soldi protestano alla Asl

Frosinone. Hanno trascorso le festività di Pasqua senza soldi, cominciano a faticare anche nel trovare i soldi per la benzina necessaria per recarsi a lavoro. Sono i dipendenti della clinica San Raffaele, persone che assistono quotidianamente malati gravi molti dei quali ridotti al coma vegetativo. Sono gli stessi lavoratori che hanno gridato la propria disperazione ad inizio anno sotto la Prefettura appellandosi all’istituzione per eccellenza sul territorio. Pur di non arrivare al gesto estremo di scioperare bloccando un servizio a persone deboli ed indifese hanno stretto i denti e sono andate avanti. Adesso però il rischio è proprio l’interruzione di servizio. Oggi, quegli stessi lavoratori, hanno presidiato per ore l’ingresso della Direzione Generale della Asl  in via Armando Fabi. Più di 100 i padri e le madri di famiglia, su 446 dipendenti complessivi, che ignorando la pioggia ed il freddo di questa giornata di Aprile hanno atteso l’esito dell’incontro in corso ai piani superiori tra le organizzazioni sindacali da una parte ed il Direttore Generale Dr. Suppa e la proprietà del Gruppo San Raffaele dall’altra. Quello che i lavoratori si aspettavano era una promessa sullo sblocco immediato della liquidità al San Raffaele. Denaro necessario a pagare gli stipendi al personale. Speranze rimaste “disattese” – dicono i sindacati  - “in quanto la Asl si è impegnata a sbloccare solo il 50% delle fatture certificate dal San Raffaele, applicando oltretutto in autotutela la

tariffa al minimo”. In sostanza si tratta di circa € 750.000,00 a fronte di € 3.000.000,00 reclamati dalla proprietà San Raffaele, che a malapena riuscirà a pagare un acconto di uno stipendio. Cifre esorbitanti, numeri dietro i quali c’è il destino di decine e decine di famiglie. I dipendenti non percepiscono stipendi da quasi tre mesi e nonostante queste vicende personali continuano a lavorare  ad erogare prestazioni assistenziali quotidianamente, accettando regolari impegnative da parte del Sistema Sanitario Nazionale. Visto il muro di gomma ai vertici della Asl le organizzazioni sindacali di funzione pubblica Cgil, Cisl, Uil ed Ugl hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto. L’obiettivo è sempre quello di ottenere il pagamento degli stipendi arretrati per 466 lavoratori coinvolti nella vertenza. “In un incomprensibile gioco di rimpallo di responsabilità – affermano i rappresentanti sindacali - tra AUSL di Frosinone, Regione Lazio e Gruppo San Raffaele di Cassino, a farne le spese sino ad oggi sono stati esclusivamente i lavoratori, che però sono oramai esasperati e chiedono di porre fine ad una storia infinita che alimenta un dramma sociale per quasi 500 famiglie di questa Provincia che non sanno più come affrontare la loro quotidianità.

 

Scrivi commento

Commenti: 0