Zingaretti: " Pagare subito i debiti che la regione ha maturato con gli imprenditori"

Roma. Finalmente la Regione si sta muovendo per ridare linfa vitale al tessuto economico.  Con l'approvazione del bilancio e la messa in sicurezza dei conti, la Regione Lazio può accedere al fondo previsto dal Governo per il pagamento dei debiti alle imprese: "Noi valutiamo di poter recuperare dai contributi nazionali - ha detto Zingaretti - almeno 4-5 miliardi di euro per pagare i debiti delle imprese". Un'immissione di liquidità nel sistema imprenditoriale laziale che potrebbe produrre, secondo le stime, un aumento del Prodotto Interno Lordo regionale pari all'1,1%. Una buona notizia per gli imprenditori, molti dei quali, guardando alla ciociaria, sono stati costretti a licenziare i dipendenti perchè nonostante il numero di lavori fosse rimasto in qualche modo invariato non entravano in cassa i compensi da parte di enti come ad esempio la Regione Lazio. Oltre alla sofferenza degli imprenditori c'è da pensare a quella dei lavoratori, i cui destini sono intrecciati.  Sono stati stanziati inoltre 8 milioni di euro per i servizi sociali e 500.000 euro per l'internazionalizzazione delle imprese. "Nonostante le difficoltà di questa manovra - ha spiegato Zingaretti - abbiamo voluto dare un primo segnale simbolico di quello che vogliamo fare in futuro". Infine, l'assessore al Bilancio Alessandra Sartore ha voluto ribadire un impegno centrale: "Tra i prossimi obiettivi, la valorizzazione del patrimonio della Regione, per renderlo produttivo per i cittadini, e la riduzione degli oneri del costo del debito. Dobbiamo onorare i debiti e poi fare in modo che non si riformino, questo è il risultato principale da ottenere". Tante le priorità per la Regione Lazio. Le prossime mosse saranno determinanti per la ripèresa di un territorio in agonia tra fallimenti di imprese e licenziamenti in massa di operai che non possono contare sembra neanche sugli ammortizzatori sociali vista la penuria di fondi. Sarebbe necessario puntare più che sull'assistenzialismo su nuovi progetti di impresa mirati a ricollocare personale maturo. Investire in nuove formule mai sfruttate pienamente dal territorio come ad esempio il turismo.

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