La sanità pubblica al collasso: la crisi fa lievitare la richiesta e dimezza il personale

Frosinone. In un solo anno la domanda di assistenza specializzata al Sistema Sanitario Nazionale  ha avuto un’impennata del 20%. In una fase di crisi come quella che stiamo vivendo la domanda di servizi pubblici aumenta perché le persone non possono spendere denaro ricorrendo al privato. E’ la riflessione che in una nota indirizza alla stampa il Segretario Generale della CGIL FP di Frosinone, Beatrice Moretti.  

La gente non si cura perchè non ha soldi. “Se le famiglie non hanno soldi allora è chiaro che ci si cura anche di meno e che ci si rivolga di più alla sanità Pubblica. Anche il  recente Congresso Nazionale dei Docenti  di Odontoiatria lo ha asserito con i dati secondo cui una famiglia su tre non può più permettersi di affrontare il costo di una cura odontoiatrica privata, così rinuncia, rinvia o torna all’assistenza pubblica”. In questo momento di profonda crisi allora bisogna rilanciare i Servizi Pubblici, che altrimenti rischiano il collasso, per cui priorità deve essere la Sanità, pubblica e privata accreditata ovviamente aggiunge Moretti. In tale contesto, ancora più drammatica e urgente appare così la vertenza del S. Raffaele di Cassino, che vede 466 lavoratori senza stipendio da quasi tre mesi ormai, e in cui si assiste ad un continuo rimpallo di responsabilità tra Regione, AUSL e proprietà.

Obiettivo risparmiare e la Asl taglia. E’ di ieri la convocazione alla AUSL di Frosinone per discutere dell’applicazione delle Spending Review sull’appalto del CUP, dopo che nell’azienda di via Armando Fabi di Frosinone si è già tagliato retroattivamente su appalti di pulizie,  mensa etc. La FP CGIL “preannuncia di essere pronta a mettere in campo ogni iniziativa necessaria ad impedire tagli di ore contrattuali per i lavoratori, visto che abbiano denunciato pubblicamente che servizi importanti della AUSL di Frosinone non passano ad esempio per l’agenda CUP, per cui non si può tagliare su ciò che va invece potenziato, per rendere un servizio migliore ai cittadini e per garantire la trasparenza sulle liste di attesa.

Debiti anche in comune. Ma non va meglio nei nostri Enti Locali: basta pensare ai 42 milioni di debiti del Comune di Frosinone e alle dichiarate possibili difficoltà per pagare gli stipendi dei dipendenti nei prossimi mesi.  La nostra Provincia poi è afflitta dal dramma della vertenza  Multiservizi, con lo spacchettamento della società tra tanti piccoli appalti, che stanno per passare in gestione a varie cooperative sociali, con drastici tagli degli stipendi che sono già al limite della sussistenza.

Il servizio pubbllico deve essere rilanciato. E’ necessario e urgente reagire alla crisi del nostro comprensorio, rilanciando il lavoro pubblico e soprattutto migliorando i servizi pubblici erogati, prima di tutto attraverso una seria riqualificazione del personale coinvolto, che deve essere messo in condizione di sapere e potere soddisfare al meglio e in tempi accettabili le istanze dell’utenza. 

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