Sequestrate 8 mila confezioni di sigarette elettroniche tossiche. I commercianti: "Non lo sapevamo"

Blitz della guardia di finanza nei negozi di Frosinone, Ceccano, Alatri, Ceprano

Frosinone. Sigarette elettroniche dalle ricariche tossiche e velenose sono state sequestrate a Frosinone, Ceccano, Alatri, Ceprano dalla guardia di finanza del comando provinciale. Un sequestro che ammonta a 100 mila euro di valore. Un colpo tremendo inferto ad un settore in forte espansione in provincia. Un business per il quale in molti hanno intravisto la possibilità di crescita e guadagni in un forte periodo di crisi e recessione dei consumi. Un commercio che tuttavia proprio per la grande espansione ha comportato un aumento di controlli da parte della Guardia di Finanza di Frosinone.I commercianti che hanno subitoi l sequestro successivo al controllo si sono difesi: "Noi non ne sapevamo nulla". Questo quanto hanno dichiarato sconvolti alle fiamme gialle.

 

Le indagini sono state orientate  per verificare il rispetto degli adempimenti imposti dal D.Lgs  65/2003, in materia di classificazione di preparati pericolosi, monitorando la tipologia di prodotto e di ricarica offerta al pubblico nei vari punti vendita siti nei comuni ciociari della Provincia di Frosinone. I controlli effettuati hanno consentito di rinvenire articoli potenzialmente dannosi alla salute in diversi punti vendita siti in Frosinone, Ceccano, Alatri e Ceprano.

 

L’attività di controllo delle Fiamme Gialle si sono concentrate, in particolare, sugli articoli esposti per la vendita al pubblico, ovvero sui flaconi contenenti composti liquidi per ricariche di sigarette elettroniche i quali, da un primo esame visivo, presentavano evidenti anomalie rispetto a quanto previsto dalla normativa del settore, tali da renderli non idonei per la vendita al pubblico.

 

 

Infatti, i citati prodotti, non rispettavano gli obblighi indicati nel D.Lgs n. 65/2003 e, trattandosi di preparati chimici pericolosi, così com'erano commercializzati, non garantivano la sicurezza dei consumatori. Inoltre, da ulteriori approfondimenti effettuati, i citati prodotti, generalmente provenienti da Paesi del Sud Est asiatico, non sono risultati registrati all'Archivio Nazionale Preparati Pericolosi presso l'Istituto Superiore della Sanità.

 

Al termine dei numerosi controlli effettuati, sono state sottoposte a sequestro oltre 8 mila confezioni non idonee per la vendita, per un valore di circa 100.000,00 euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 7 persone responsabili, a vario titolo, dell'importazione ed immissione nei circuiti di vendita di composti chimici pericolosi nonché di frode in commercio.

Scrivi commento

Commenti: 1
  • #1

    LILIANA (mercoledì, 24 aprile 2013 21:25)

    Perchè non mettete anche i nomi delle sigarette e dei liquidi, è una notizia troppo generica e allarmante (per favorire l'abbandono di queste sigarette che stanno aiutando tante persone a smettere di fumare per farli ritornare all'uso del tabacco che notoriamente è cancerogeno mentre le sigarette elettroniche non lo sono.
    lilium2502@alice.it