Due randagi finiti nella morsa del depuratore salvati in extremis

Acuto. Sono rimasti incastrati nelle cisterne del depuratore Acea Ato 5 alla periferia del paese in località Frattucce ed hanno rischiato di morire soffocati nel fango. Si tratta di due cani di taglia grande il cui lamento di dolore è stato avvertito da una coppia residente a pochi metri di distanza. Sono stati Pietro Proietti e Tatiana Ciobanu a segnalare la presenza dei due idifesi animali all'interno del depuratore.

Pietro, ex operaio Videocon,  ha allertato i carabinieri della locale stazione che a loro volta hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Il lamento dei due animali si faceva sempre più disperato cosi che Pietro con l'ausillio dei due carabinieri intervenuti, Pino e Luigi, hanno realizzato un legaccio per porter recuperare i due cani.

L'impresa non è stata facile ma alla fine entrambi sono stati condotti in salvo. Impauriti, e completamente sporchi dei fanghi dle depuratore i due cani sono stati affidati alle cure della Asl di Anagni dove sono stati condotti dall'accalappia cani di Arce. Con molta probabilità i due randagi sono finiti nel depuratore in cerca di riparo rimanendovi imprigionati. Se non fosse stato per l'intervento di Pietro e Tania la loro vita sarebbe finita lì invece adesso dopo le cure del veterinario possono sperare di trovare una famiglia in grado di accoglierli ed amarli. Resta tuttavia la segnalazione inoltrata ad Acea per quanto riguarda il punto in cui sono caduti i cani. Si tratta di una parte del depuratore non protetta da adeguata rete metallica. Rappresenta quindi un pericolo anche per le persone oltre che per gli animali. L'ente gestore da pochi mesi ha terminato la realizzazione dei lavori su quel depuratore trascurando un dettaglio come la recinzione.