Vdc, Sit-in in prefettura, la rabbia degli operai : "Siamo un prodotto in scadenza!"

Frosinone.  E’ iniziato questa mattina intorno alle 9.30 il sit - in degli ex operai Videocon di Anagni in piazza della Libertà mentre nei piani alti del palazzo del governo una delegazione di lavoratori affiancati dai rappresentanti sindacali  sono ricevuti dal Vicario del Prefetto Soldà come richiesto in un documento a firma delle maestranze inviato via fax giorni fa. L’oggetto  della richiesta recitava: “Al centro i lavoratori VDC: chiedono all’Ill.mo Prefetto un incontro che ha le finalità informarLa direttamente circa la situazione richiamata e di stimolare il Ministero dello sviluppo economico e la Regione Lazio a chiudere al più presto su quanto previsto dal verbale del 14 gennaio 13 stilato presso il Mi.SE. Lo spirito dell’incontro, inoltre, è quello di rinnovare con una nota al Ministero del Lavoro, la necessità di avere la conseguente necessità di rinnovo della cigs per i lavoratori della VDC di Anagni”. Il vicario del Prefetto ha accolto le istanze degli operai affiancati dalle rappresentanze sindacali con la preghiera tuttavia di non portare avanti manifestazioni eclatanti di protesta perchè "la vicinanza delle istituzioni è piena, faremo il possibile per sostenere le vostre rivendicazioni." Un appello andato in porto dal momento che gli ex operai vdc hanno desistito dall'iniziale proposito di salire sul tetto dell'unione industriali. "Occorre ragionevolezza" dicono dalla Prefettura, ma l'esasperazione degli operai cresce ogni giorno di più e non bastano le parole e le raccomandazioni a placare gli animi, occorrono i fati concreti. Dal canto suo Antonio Salvati, presidente del comitato per lo sviluppo economico, intravede spiragli per la vertenza Vdc (vedi intervista.)

Intanto dalle pagine facebook qualche operaio ricorda quando nel lontano 2 maggio 1990 molti hanno varcato la soglia dello stabilimento di Anagni per il primo giorno di lavoro in  Videocolor :  “bei tempi, era come se stessimo entrando al ministero.” Una dichiarazione che fa venire i brividi e segna una linea di demarcazione tra ciò che era ieri la Ciociaria e quello che è oggi con la perdita di questi colossi industriali  che con la loro presenza hanno dato prestigio al territorio consentendo a centinaia di persone di avere stabilità economica e mettere su famiglia. Una perdita clamorosa che ha trasformato l’orgoglio di quelle maestranze in frustrazione e paura. Sentimenti comprensibili. Da piazza della Libertà è partito un appello disperato da parte di una ex lavoratrice Vdc al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, si tratta di una madre di famiglia che in piazza ha portato oggi una disperazione dignitosa (vedi intervista).

Nella foto il vicario del Prefetto si appella agli operai affinchè la protesta sia pacifica e ribadisce la vicinanza delle Istituzioni

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Appello di una ex lavoratrice Vdc al Presidente Zingaretti


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