Bufera sull'Acea Ato 5: Sequestrati tre depuratori nel cassinate, indagati quattro funzionari

Danneggiamento ambientale, inadempienza contrattuale di pubbliche forniture a carico del gestore del servizio integrato, omissione di atti d’ufficio a carico dell’organo di controllo.  Queste le accuse formulate a carico di quattro funzionari di Acea Ato 5 iscritti nel registro degli indagati sulla base delle risultanze di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Cassino sul funzionamento di tre depuratori in altrettanti centri del cassinate.  Un fatto grave ed un duro colpo all’ente gestore del servizio idrico i cui funzionari nel mirino della Procura, secondo i fatti, non avrebbero rispettato le richieste avanzate dai sindaci di Villa Santa Lucia, Aquino e Campoli Appennino. I primi cittadini infatti chiedevano da anni l’attivazione del servizio di depurazione da parte della Acea e lamentavano l’inadeguatezza degli impianti nonostante l’azienda avesse assunto precisi obblighi contrattuali.

 

Le indagini  coordinate dal sostituto procuratore Francesco Cerullo e dal procuratore capo Mario Mercone, hanno preso il via  un anno e mezzo fa. Ad operare gli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria, della Polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato. Il gip del Tribunale di Cassino ha autorizzato il sequestro preventivo dei depuratori che dalle indagini non erano risultati adeguati a garantire una depurazione a norma o addirittura non funzionanti in toto

Preoccupato il sindaco di Cassino. "I reati contestati  sono molto gravi, ma al di là degli aspetti giudiziari è evidente che tale indagine conferma l'importanza della richiesta che è stata formulata dal nostro Comune, e da altri del comprensorio, per la convocazione di un'assemblea dei sindaci che porti alla discussione del punto relativo alla risoluzione del contratto d'ambito ai sensi dell'articolo 34 della convenzione. Questa amministrazione continuerà la battaglia per la ripubblicizzazione del servizi idrico nella periferia della nostra città e invita tutti i sindaci della provincia a fare altrettanto per porre finalmente fine alla fallimentare gestione del servizio idrico provinciale".

Verso la rescissione del contratto con Acea. A dichiararlo è il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, in merito al provvedimento che ha portato al sequestro degli impianti siti in Villa Santa Lucia, Aquino e Campoli Appenino, mentre per i comuni di Esperia, Arce e Casalattico, è stato disposto il sequestro dei condotti fognari. In considerazione di ciò, inoltre, lunedì 13 maggio alle 17.30 presso la biblioteca comunale 'Pietro Malatesta, sono state convocate in forma congiunta la prima e la quinta commissione consiliare permanente per incontrare i responsabili del Forum Nazionale dei Movimenti per l'acqua ed i rappresentanti del coordinamento acqua pubblica Frosinone. Il tema dell'incontro e l'oggetto delle due commissioni sarà proprio la risoluzione del contratto d'ambito e la discussione delle relative inadempienze contrattuali da parte del gestore del servizio idrico."

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