Rimozione coatta alla Asl, in cinque denunciati per estorsione (video)

Decine le segnalazioni dell'abuso da parte di automobilisti esasperati

Frosinone. Una zona a ridosso dell'ospedale dove sono state caricate numerose vetture
Frosinone. Una zona a ridosso dell'ospedale dove sono state caricate numerose vetture

Frosinone. Rimozione coatta dell'auto alla Asl. Cinque persone di una ditta di rimozione sono state indagate per violenza privata ed estorsione. Tra questi anche un funzionario dell'azienda sanitaria locale. Sequestrati due carriattrezzi e le ganasce utilizzati per la rimozione. Si tratta del risultato delle indagini della polizia stradale di Frosinone  presso l’azienda di via Armando Fabi. Un’indagine che parte dalle segnalazioni di alcuni automobilisti che si sono visti rimossa la propria auto, parcheggiata irregolarmente fuori dagli spazi di sosta autorizzati, e costretti a sborsare tuttavia  quasi cento euro per riaverla oltre al disagio di dover prendere mezzi di fortuna per tornare a casa.  Secondo la polizia stradale che ha effettuato le indagini, l'abuso consisteva nel fatto che: il pericolo di rimozione non era segnalato adeguatamente e la ditta, prima di procedere, avrebbe dovuto attendere la segnalazione di un operatore di polizia. Inoltre avrebbero dovuto compilare i verbali delle rimozioni. Un passaggio indispensabile e necessario per la validità dell'operzione.

Al fine di procurarsi ingiusto profitto invece gli operai della società di rimozione prelevavano qualsiasi auto non fosse all’interno delle strisce bianche. In cambio della restituzione chiedevano 94.38 euro più l'aggiunta di sei euro per ogni giorno in più di deposito . Un abuso secondo la polizia stradale che ha provveduto alla denuncia di cinque persone e al sequestro di tutto il parco mezzi a disposizione della ditta di rimozione ora impossibilitata ad operare nel proprio esercizio. L'aspetto sconvolgente della vicenda sta nel fatto che la procedura disposta dalla ditta con sede sulla strada Asi di Frosinone, prevedeva che un addetto A.s.l segnalasse i veicoli da rimuovere ma soprattutto da bloccare con le ganasce. Il tutto senza il rilascio di un verbale per l'appunto. Un abuso pagato duramente dai responsabili del servizio che erano stati incaricati dai vertici sanitari ad Aprile. Si tratta di una ditta privata.

 


 

 

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Commenti: 6
  • #1

    Ciociaro (martedì, 14 maggio 2013 21:18)

    Premesso che se c'è stato un abuso va punito, precisiamo che i "poveri" automobilisti esasperati hanno parcheggiato in una zona rimozione , l'indagine prescinde dal loro scorretto comportamento!!!!!C'e un parcheggio immenso a100 metri!!!!!!

  • #2

    Carlo (mercoledì, 15 maggio 2013 00:47)

    L'infrazione dovrebbe comunque essere preventivamente sanzionata da un agente della polizia di stato in modo da non lasciare al privato la discrezione di procedere al sequestro per il solo scopo di fare cassa.

  • #3

    lidia (mercoledì, 15 maggio 2013 20:47)

    Bravi i poliziotti finalmente, è successo anche a me , ho parcheggiato la macchina dove non c'era nessun divieto,sono andata dall'oncologo, operata da 2 mesi per un tumore ero sola all'uscita, ho cercato di chiamare il numero sul tabellone ma nessuna risposta, ho dovuto aspettare le 17 del pomeriggio per ritirare la macchina al deposito pagando circa 95,00 euro, una vergogna! grazieeeee

  • #4

    Luigi (mercoledì, 15 maggio 2013 21:05)

    si sente pianissimo...!!!

  • #5

    gianfranco (venerdì, 17 maggio 2013 10:39)

    ho assistito a varie "ganasciate"mi sono scagliato anche contro un operatore mentre multava una signora anziana con le stampelle....Arroganti,cafoni,mi sarebbe piaciuto mettergli le ganasce al collo,mi piacerebbe sapere chi della asl ha dato questo tipo di autorizzazione"dovrebbe vergognarsi"

  • #6

    Alessandro (venerdì, 17 maggio 2013 17:40)

    W la Polizia di Stato.