Samanta Fava. Le indagini portano in Abruzzo

Sono arrivate fino in Abruzzo le ricerche di Samanta Fava, la donna di Sora scomparsa il 16 aprile del 2012. Secondo quanto riferito da un suo conoscente il corpo senza vita della 35enne sarebbe stato gettato nel fiume Liri. L'uomo ha dichiarato al magistrato di aver gettato egli steso il cadavere della donna morta dopo una crisi epilettica. In questi giorni gli investigatori hanno ascoltato tutti coloro che avevano avuto contatti telefonici con la donna. Alcune di queste persone sono marsicane. La storia. La donna, separata e con un figlio, ha fatto perdere le sue tracce un anno fa. A presentare denuncia è stato una ventina di giorni dopo la sparizione l'ex marito insospettito dal fatto che la donna non cercasse più il figlio, come disposto dal giudice. Le ricerche avviate non hanno dato esito nonostante le indagini della Polizia. Poi qualche giorno fa la dichiarazione che ha dato la svolta alle indagini. L'uomo, residente a Sora e al momento indagato solo per il reato di occultamento di cadavere, avrebbe raccontato di aver gettato il corpo di Samanta nel fiume Liri dopo che la stessa si era sentita male durante un incontro d'amore. Le ricerche nel fiume, svolte dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, finora però non hanno portato a nulla.

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