Conservatorio. I numeri e gli affetti

Frosinone. Dopo sei anni alla presidenza del conservatorio di Frosinone Tarcisio Tarquini lascia non senza “brividi” e tanti affetti.

Affetti legati però ai numeri che danno l’esatto riepilogo di come la struttura sia cresciuta in questi anni.

Il conservatorio Licinio Refice di Frosinone è sempre più un organismo riconosciuto a livello internazionale ma anche un polo della musica e delle arti legato al territorio.

Lo dimostrano le numerose collaborazioni con l’Accademia delle Belle Arti, con l’università di Cassino e le convenzioni con gli enti locali, comuni in primis.

Non sono stati anni facili, il crollo del chiostro, l’anno scorso a causa della nevicata ancora fa mostra di se. Ma la struttura, assicura Tarquini, sarà rimossa entro una quindicina di giorni e grazie alla somma prevista in bilancio, 700 mila euro, sarà ricostruita ex novo.

Risolto anche un grande problema: l’auditorium. 400 posti a sedere dove si possono organizzare eventi musicali e non solo.

La struttura (sarà pronta entro l’autunno e potrà ospitare il festival di

La sala di registrazione
La sala di registrazione

musica elettronica) è anche collegata con lo studio di registrazione (un’altra chicca dell’era Tarquini) attraverso la fibra ottica. Un concerto nel nuovo auditorium potrebbe essere trasmesso in diretta dall’altra parte del mondo senza alcun problema di ritardo audio. Un altro fiore all’occhiello è il centro di produzione e ricerca audiovisiva. Prevista pure la realizzazione di una mensa per gli studenti e della biblioteca. Particolare ed importante è stato l’impegno profuso per migliorare la didattica. I soldi in bilancio sono stati spesi quasi tutti a questo fine. Il diritto allo studio è stato garantito anche con la partecipazione ai programmi Erasmus e Leonardo. Un progetto nato invece proprio da un’idea del Conservatorio di Frosinone è il “Working With Music”: lo studente affronta la specializzazione e continua il suo percorso formativo con stage all’estero. Insomma molta soddisfazione per il lavoro svolto anche in ricordo dell’illustre fondatore del Conservatorio di Frosinone Daniele Paris.

 


Il direttore D'Antò (a sx) insieme al presidente  Tarquini
Il direttore D'Antò (a sx) insieme al presidente Tarquini
Il chiostro crollato un anno fa a causa della nevicata
Il chiostro crollato un anno fa a causa della nevicata
Un docente durante la lezione
Un docente durante la lezione

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