Dalle "stelle alle stalle": La tragica caduta di due evasori fiscali di Cassino

 

Cassino. Un milione di euro di beni immobili ottenuti grazie all’evasione fiscale e adesso sequestrati dalla guardia di finanza. Ville con piscina, appartamenti di lusso, terreni. Era questo il tenore di vita che gravitava attorno a due imprenditori del posto colpevoli di aver evaso il fisco. Tutti i loro guadagni erano sconosciuti allo stato. Alla conclusione di scrupolose indagini è scattato il  sequestro preventivo, finalizzato alla funzionale confisca per valore equivalente, 3 fabbricati e 2 terreni per un valore di oltre 1 milione di euro.

 

Il sequestro rientra nell’operazione "Wall Street” ovvero un’attività di polizia tributaria conclusa nello scorso mese di Luglio nei confronti di un gruppo di 25 società finanziarie operanti nel cassinate che ha consentito di scoprire un’evasione fiscale per circa 50 milioni di euro, di sequestrare oltre trentamila fidejussioni per un valore complessivo di due miliardi e ottocento milioni di euro di capitale garantito e di denunciare 21 persone.

 

In particolare, nel corso dell’operazione, tra le altre, è stata verificata la società capogruppo, nei cui confronti è stata rilevata un’evasione fiscale per circa 2,5 milioni di euro ai fini delle imposte dirette e due persone, legali rappresentanti della stessa, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino per i reati tributari concernenti gli obblighi di presentazione della dichiarazione annuale ai fini dei vari tributi.

 

Si tratta, in particolare, di beni immobili intestati ai due imprenditori evasori fiscali, costituiti da una villa con piscina, due appartamenti, uno dei quali con annesso garage, e due terreni agricoli, tutti ubicati nel Comune di Cassino.

 

Adesso sull’operato di queste persone metterà le mani l’ Agenzia delle Entrate, alla quale la Guardia di Finanza di Cassino ha trasmesso gli atti relativi alla verifiche concluse nei confronti delle aziende ispezionate. Questo significa che gli imprenditori evasori oltre ad aver subìto la confisca dei beni  dovranno restituire al fisco l’intera cifra evasa.

 

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