Santi Silverio e Ormisda,centro in storico in festa per i Santi Patroni. Controlli a raffica per i venditori ambulanti, 20enne sviene tra la gente(Foto e Video)

Applausi per i sette minuti di fuochi di artificio

 Un momento dei fuochi di artificio  nel centro storico in un cielo coreografico per la presenza della luna piena (foto Frosinone Web)
Un momento dei fuochi di artificio nel centro storico in un cielo coreografico per la presenza della luna piena (foto Frosinone Web)

 

Frosinone. Un centro storico in festa ieri sera per i Santi Silverio ed Ormisda. Centinaia di persone hanno letteralmente invaso il centro storico attirati dal richiamo della tradizione che anche quest'anno, dopo l'appuntamento più strettamente religioso con la celebrazione Eucaristica delle 19 officiata da Monsignor Ambrogio Spreafico e alle 20  la solenne processione per le vie del centro, ha confermato un programma di festeggiamenti all'insegna della musica e del cabaret. Dalle 21 il concerto dei The Gloves con pessima acustica e la tanto attesa performance artistica di Biagio Izzo durata pressappoco una mezzoretta. Molte persone sono rimaste deluse perché non hanno neanche fatto in tempo a godersi lo spettacolo.  La delusione è passata in secondo piano tuttavia quando sono iniziati i fuochi di artificio. Ben sette minuti di esplosioni di colori e coreografie multiformi (video in basso).

Due malori registrati durante i festeggiamenti a causa del caldo

L'ambulanza chiamata per l'intervento parcheggiata lungo corso della Repubblica
L'ambulanza chiamata per l'intervento parcheggiata lungo corso della Repubblica

La cronaca della serata ha registrato multe e controlli a raffica per i venditori ambulanti che a quanto pare non rilasciavano scontrini e non erano a posto con le licenze. I controlli a tappeto da parte della polizia municipale hanno preso in contropiede i commercianti. Gli agenti hanno presidiato la manifestazione per evitare incidenti e tutto è andato per il meglio eccetto un malore registrato intorno alle 22.30. Un ragazzo di 20 anni del capoluogo si è accasciato in mezzo alla folla. Si sono vissuti veri e propri attimi di panico (video). Il ragazzo era in compagnia della sua fidanzata ed un gruppo di amici quando si è improvvisamente sentito male. Si è accasciato a terra sotto lo sguardo attonito dei presenti.  E' stata la ragazza a chiamare i soccorsi. Un'ambulanza dell'Ares 118 si è portata sul posto facendosi largo tra la folla lungo corso della Repubblica. Il ragazzo, debole e semicosciente, è stato caricato sul mezzo e gli stono stati effettuati i primi accertamenti dal personale paramedico. Flebo ed ossigeno per il 20enne e poi il trasporto al Fabrizio Spaziani di Frosinone per il  ricovero finalizzato ad accertamenti medici.c'è stato un altro soccorso durante la festa. Forse un colpo di caldo è stato la causa di un altro malore accusato da una donna soccorsa dal personale sanitario presente al Comando della Polizia Locale. Il personale era a lavoro  per il predisposto servizio "Ondate di Calore". La donna è stata successivamente ospedalizzata tramite il 118.

"Fermiamoci per capire dove stiamo andando": Monsignor Spreafico nell'omelia dei Santi Patroni

 

“Le feste dei santi ci riportano con semplicità al fondamento della vita cristiana, ci aiutano a fermarci per capire dove stiamo andando, quali sono le cose che contano e quelle meno necessarie”.

Cosi Monsignor Ambrogio Spreafico durante l’Omelia delle 19. Spreaficonel celebrarli ha ricordato le figure storiche dei Santi Patroni e quello che fecero in vita:  “Ormisda fu un grande vescovo di Roma dal 514 al 523. Egli lavorò con pazienza e intelligenza per ricomporre l’unità tra la Chiesa di Roma e quella d’oriente, ormai divise da trent’anni da uno scisma. Il prossimo anno celebreremo con solennità i 1500 anni dalla sua elezione a vescovo di Roma. Silverio, anch’egli vescovo di Roma neppure per un anno (526-527), visse anni travagliati, tanto da essere esiliato e morire di stenti nell’isola di Palmarola".E non è mancato il richiamo alla figura del Vescovo oggi. Spreafico ha ricordato che nei momenti bui che stiamo attraversando il Vescovo, persona umile, deve essere di guida e di esempio. "Certo, i pastori sono innanzitutto i vescovi e i sacerdoti, ma ognuno di noi è chiamato ad essere pastore. I pastori sono persone umili, che si sono affidati al Signore e che hanno scelto di seguire il Vangelo e non se stessi. I nostri patroni, pastori in tempi difficili e di grandi lotte e divisioni, si fecero servi del loro popolo, come abbiamo ascoltato nella prima lettura, “non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone…ma come modelli del gregge.”

 

 


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