Mafia e camorra: interessi convergenti in ciociaria. Il Silp:"Per anni tutti hanno chiuso gli occhi"

Frosinone. All'indomani dell'operazione congiunta di Polizia e Guardia di finanza sul Bingo di Ferentino e la collusione tra mafia e camorra che vi gravitava all'interno, dalla segreteria provinciale del Silp- Cgil si commenta la significativa azione messa a segno sul territorio ciociaro.  Il primo sindacato di polizia in provincia commenta: L'operazione  "Game- over"  rappresenta l’ulteriore prova della presenza delle mafie in questa provincia. Una presenza pericolosa perché silenziosa e che da decine di anni fa affari accrescendo il suo potere in Ciociaria. Riciclare danaro significa interferire con i processi economici di un territorio, inquinandone le relazioni sociali. Un contesto nel quale per troppo tempo non si è voluto indagare, lasciando che camorra, mafia e ndrangheta aumentassero la loro sfera d’influenza acquistando ed investendo in questa provincia: da nord a sud. Questori, Prefetti, dirigenti ed ufficiali vari, insieme ad una nutrita schiera di politici e amministratori locali, nonostante i riscontri di decine di indagini compiute da uffici investigativi di altre province, in passato hanno sposato la teoria negazionista. Si è entrati in polemica con chi, invece, cercava di allarmare la popolazione sui rischi insiti nella sottovalutazione della presenza del cancro mafioso. Ora, finalmente, da questa provincia arriva un segnale forte, che va in una direzione contraria e che segna una nuova fase nel rapporto tra criminalità organizzata e Stato. Quest’ultimo non rimane in silenzio ed inerme, ma reagisce con veemenza combattendo le organizzazioni mafiose, aggredendo il loro patrimonio economico frutto di attività illecite. L’operazione GAME OVER rappresenta finalmente quella risposta che per anni non si è voluta dare in questo territorio e fa strame dei silenzi e dell’intera storia negazionista in questa provincia. Auspichiamo che sia soltanto l’inizio, perché le mafie in Ciociaria hanno messo le radici e c’è bisogno di una costante opera di contrasto che possa indebolire i loro apparati. Speriamo che si accendano i fari in provincia anche sulle zone grigie, su tutti quei soggetti che operano al confine tra lo stato e l’antistato e che favoriscono così l’opera di infiltrazione della criminalità all’interno degli apparati statali al pari se non peggio dei cosiddetti colletti bianchi. Oggi, comunque, è una bella giornata per la legalità e lo Stato e l’auspicio è che sempre più spesso si possano vivere successi come quello rappresentato dall’operazione GAME OVER, perché il lavoro da fare per scardinare il cancro mafioso da questi territori è ancora lungo e difficoltoso. L’augurio è che questa pagina importante nella lotta alla criminalità organizzata in Ciociaria apra gli occhi anche a chi sarà chiamato a fare scelte importanti nell’ambito di Comparto Sicurezza, così da evitare pericolosi depauperamenti, che sarebbero esiziali per la legalità e la sicurezza in provincia. Tagliare sul fronte della lotta all’illegalità, significa agevolare l’opera della criminalità che, pur non avendo le sembianze del picciotto con la lupara, attraverso gli enormi capitali di cui dispone conquista il controllo dell’economia di un territorio, soffocandolo e comprimendo gli spazi di democrazia.”

 

 


 

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