Frana. Basta chiacchiere, intervenga la regione

Basta chiacchiere. È il momento di agire in fretta altrimenti, ad ottobre, con l’arrivo delle piogge, sulla frana non si potrà più intervenire. C’è bisogno di soldi e la regione ce li ha ma il sindaco di Frosinone è stanco di aspettare. Nell’ultimo consiglio comunale ha rivolto un appello a tutti, maggioranza ed opposizione affinché, attraverso i consiglieri regionali eletti, si ponga la questione al presidente Zingaretti.

Secondo Nicola Ottaviani i fondi per le calamità naturali ci sono ma inspiegabilmente non vengono spesi.

“Si è assistito ad un viavai di consiglieri ed assessori regionali che si sono fatti fotografare sulla frana e che hanno assicurato un loro intervento, ora però c’è bisogno di passare ai fatti”. Se il viadotto non si mette in sicurezza entro l’inverno rischia di crollare definitivamente, portandosi dietro tutta la collina.

In realtà il professore Napoleoni dell’università “La sapienza” di Roma, dopo il sopralluogo di oggi, ha escluso un crollo a breve. Certo però, se si vuole fare prevenzione, bisogna intervenire il prima possibile.

Il primo cittadino ha previsto, come estrema ratio, anche un debito fuori bilancio, nel caso la regione rimanesse sorda alle richieste d’intervento. Un’ipotesi difficile da perseguire visto le difficoltà economiche del comune capoluogo. Il sindaco Ottaviani insomma ha lanciato l’allarme, ora vedremo se la regione saprà dare una risposta non solo a lui ma all’intera città.


Il Prof. Napoleoni insieme ai tecnici comunali
Il Prof. Napoleoni insieme ai tecnici comunali
Lo Spritzbeton non riesce a bloccare il movimento franoso
Lo Spritzbeton non riesce a bloccare il movimento franoso
Il sindaco è rimasto solo a fronteggiare la frana?
Il sindaco è rimasto solo a fronteggiare la frana?

Stilato il programma degli interventi

Programma di massima di interventi. In prima battuta si procederà ad una messa in sicurezza della pila, al momento più esposta, che sorregge il ponte e al ripristino del viadotto per consentire l'apertura della strada alla viabilità ordinaria in condizioni di sicurezza di legge. In una seconda fase si darà seguito all'intervento di bonifica del costone soggetto alle frane. Il tutto prima dell'inizio della stagione delle piogge che renderebbero impossibile ogni tipo di intervento. Ogni ipotesi é comunque subordinata allo sblocco dei fondi, già disponibili, da parte della Regione Lazio.

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