Le Province non si toccano: lo dice il Tar. Patrizi: "I tagli su voci essenziali erano impraticabili"

Frosinone. Il Tar ha dato ragione all’Unione delle Province Italiane anche sui fondi: "I tagli ai nostri bilanci delle Province decisi dal Governo Monti con la spending review sono stati giudicati eccessivi e insostenibili, perché frutto di un grave errore commesso nel definire i consumi intermedi". E' quanto afferma soddisfatto il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone Giuseppe Patrizi che aggiunge: "L’Unione delle Province Italiane aveva sostenuto da subito che nei nostri bilanci non ci fossero 1,2 miliardi di euro da tagliare e che la spending review stava incidendo direttamente su voci di costo incomprimibili, perché riferiti a risorse per funzioni trasferite o delegate dalle Regioni per servizi essenziali, come la formazione o il trasporto pubblico locale". Oggi il Tar conferma le ragioni delle Province. Come ha affermato il Presidente dell’Upi, Saitta, quando il Ministero ha indicato il totale dei tagli ai bilanci sulle Province in 500 milioni per il 2012 e 1,2 miliardi per il 2013 lo ha fatto partendo da una base di dati falsata dall’errore. A causa dei tagli oggi giudicati non praticabili, molte Province sono andate in predissesto, con ricadute sul personale, sui servizi erogati e sulle imprese, a causa del restringimento delle quote di patto di stabilità che ha contratto ancora di più gli investimenti. Per fortuna, ma direi anche per buona amministrazione, questo non è accaduto alla Provincia di Frosinone che, tra l’altro, è riuscita a pagare i debiti delle imprese computati a tutto il 2012 anche anticipo rispetto ai termini stabiliti dalle ultime normative”. 

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Commenti: 1
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    luigia (giovedì, 18 luglio 2013 17:01)

    i tagli dovrebbero iniziare dall'alto è lo Stato che dovrebbe dare l'ersempio