Si è spento a 105 anni il nonno più longevo di Alatri(foto) Il sindaco Morini:"Abbiamo perso un padre comune"

I festeggiamenti per le 103 candeline di Pietro Colatosti contornato dal Sindaco Morini, amministratori e famiglia
I festeggiamenti per le 103 candeline di Pietro Colatosti contornato dal Sindaco Morini, amministratori e famiglia

Alatri. "Una memoria ancora vivace e l'allegria mostrata nel cantare canzoncine popolari". Il sindaco Giuseppe Morini ricorda cosi Pietro Colasanti, il nonno più longevo di Alatri morto all’età di 105 anni nella sua abitazione in Via del Lago in zona castello di Tecchiena dove ha sempre vissuto. Si tratta del cittadino ultracentenario certificato dall’anagrafe comunale come l’uomo più longevo di tutta la città di Alatri. Pietro nella vita è stato un contadino, conosciuto da tutti e noto per l’essere stato un vero e proprio stacanovista. Nato ad Alatri il 29 luglio del 1908, ha lasciato figli e nipoti. La sua compagna di vita  Giuseppina Frasca, era deceduta da qualche anno, lo scorso 25 luglio, a soli quattro giorni da quello che sarebbe stato il suo  105esimo compleanno. “Ho un vivo ricordo di questo instancabile lavoratore – racconta il consigliere Romano Giansanti, vicino di casa del “padre” di tutti gli alatrensi – e dispiace che ci abbia lasciato proprio pochi giorni prima del suo compleanno. Chiaramente il suo lungo percorso rimarrà storico, non capita spesso di superare i cento anni di età. Come amministratori, non possiamo far altro che rivolgere le più sincere condoglianze alla famiglia”. “Una grande perdita per tutta la città – argomenta invece il Sindaco Morini, amico personale di tutta la sua famiglia - per un signore che ha vissuto sin dall’inizio del 1900 rimanendo lucido anche per buona parte del secolo successivo. Ha conosciuto tutte le guerre e forse anche per questo amava così tanto la vita, poiché ne conosceva il valore meglio di chiunque altro. Pietro è stato un uomo solare, gioioso e contornato da tantissimo affetto: quello dei tanti amici che ha lasciato, ma soprattutto della sua splendida famiglia, fatta di persone con un rispetto impareggiabile verso il prossimo.  Il lutto, dunque, è per tutta la nostra città, per aver perso un “padre comune” e non posso far altro che unirmi alle condoglianze a tutti i suoi familiari”.

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