Confartigianato: "L'ecobonus permanente, soluzione per il rilancio del settore edilizio"

Frosinone. Rilancio delle imprese delle costruzioni, riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio energetico e difesa dell'ambiente, emersione di attività irregolari: questi gli obiettivi raggiungibili con l'estensione a tutto il 2014 degli ecobonus per l'edilizia, un settore che in provincia di Frosinone vanta centinaia di imprese e che, come tutti gli altri comparti economici, vive un periodo di forte crisi. Crisi che il provvedimento in questione potrà contribuire almeno a lenire.Cosi  il presidente di Confartigianato Imprese Frosinone Marco Paniccia in linea con quanto sostenuto dal presidente nazionale di Confartigianato Costruzioni Arnaldo Radaelli. L'emendamento è visto come un "salvavita" per rendere permanenti dal 2014 gli incentivi per ristrutturazioni edilizie ed efficienza energetica previsti dal Dl ecobonus, presentato dagli onorevoli Stefano Allasia ed Ermete Realacci e approvato all'unanimità dall'Aula di Montecitorio con il parere favorevole del Governo e della Commissione Ambiente della Camera. "Confartigianato Costruzioni - ha sottolineato Paniccia - chiede di rendere strutturali le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica in edilizia. L'efficacia di queste misure, che il Governo ha prorogato a fine anno con il provvedimento sull'ecobonus e le ristrutturazioni in edilizia, è dimostrato dall'aumento del 5,5% della produzione delle costruzioni tra marzo e aprile 2013, da attribuirsi soprattutto all'accelerazione di interventi di riqualificazione avviati dalle famiglie italiane in prossimità della scadenza delle agevolazioni originariamente prevista per il 30 giugno, cioè prima della proroga a dicembre 2013. "Non dimentichiamo che il settore delle costruzioni ha un potente effetto-leva per molte attività economiche dell'indotto". Secondo Paniccia, che cita in merito il presidente Radaelli, "visto che il 60% del patrimonio immobiliare nazionale risale a prima degli anni '70 e il sostanziale blocco delle nuove costruzioni, si deve puntare sulla manutenzione rendendo appunto permanenti gli incentivi per favorire la riqualificazione di edifici, case e quartieri. Il nuovo modello su cui puntare è il passaggio dal costruire al "costruito", che previlegi interventi sull'esistente, evitando il consumo del territorio".

 

 

 

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