Carceri sovraffollate. Singolare protesta dei detenuti

Sovraffollamento delle carceri? Niente proteste per i detenuti del penitenziario di Frosinone, anzi decidono di diventare volontari all'interno della casa circondariale.

Si proprio quelli che vivono sulla loro pelle i disagi di strutture fatiscenti, hanno deciso di fare da soli. Saranno loro infatti a ritinteggiare e ripulire non solo le celle ma tutti gli ambienti carcerari.

È la loro forma di protesta: "Da più parti arrivano proclami… Scioperi della fame - scrivono i detenuti in una nota - …preoccupazione della così detta 'società civile' (quest'ultima è già terrorizzata all'idea che migliaia di mostri torneranno presto a scorrazzare nelle strade delle loro città).

Noi detenuti di Frosinone vorremmo far sentire la nostra voce ma vorremmo che il nostro grido però non arrivasse solo a chi conosce già quella che è la drammatica realtà carceraria, ma a tutti coloro che sono convinti che non ci può essere il recupero, che non ci possa essere nella vita una seconda chance".

"Offriremo, per tale ragione, - spiegano - servizi di volontariato all'interno della nostra struttura sperando che le autorità preposte raccolgano la nostra sfida e accettino questa nostra forma di protesta. Il nostro lavoro, volontario e gratuito, consentirà di rendere vivibili gli ambienti carcerari, che da troppo tempo ormai necessitano di interventi urgenti, senza pesare sul bilancio dell'amministrazione penitenziaria, senza pesare sulle casse ormai prive di risorse. Tinteggiatura e pulizia delle celle e degli ambienti comuni vorrebbero essere il nostro primo atto, sperando - concludono - che l'impegno sociale sia la conquista della consapevolezza e della responsabilità che ci consenta di tornare utili alla società per essere poi, usciti di qui, reintegrati a pieno titolo".

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