Tre ospedali declassati. Una prima ipotesi di atto aziendale toglie la direzione sanitaria a Cassino, Sora ed Alatri

Tre ospedali declassati? Questo sarebbe l’orientamento del manager della Asl Vincenzo Suppa.  Il condizionale è obbligatorio ed è dettato dal fatto che l’ipotesi è riportata sulla prima pagina di un quotidiano locale e lo stesso Suppa non l’ha confermata ma neppure negata. In realtà dalla Asl fanno sapere che: 1) Il manager non fa parte della commissione che sta valutando l’atto aziendale; 2) tale commissione è ancora all’inizio del suo lavoro; 3) non esiste alcuna nuova bozza di atto aziendale.

In ogni caso la notizia è di quelle che fanno cascare dalla sedia: gli ospedali di Sora, Cassino ed Alatri verrebbero declassati. Un polo ospedaliero unico e tre ospedali satelliti, quelli citati sopra. Questi ultimi quindi perderebbero la direzione sanitaria.

Il piano aziendale è ancora tutto da definire ovviamente, anche perché, come conferma anche la Asl, la commissione che dovrebbe stilare la bozza si è riunita solo un paio di volte e dovrà consegnare l’atto il 5 ottobre alla regione per essere approvato.

Insomma ancora non ci sarebbe nessuna bozza  di piano aziendale. Il fatto però è che dalla regione non sono arrivate direttive diverse da quelle che erano state date dalla precedente giunta regionale (Polverini), di conseguenza le linee guida sono le medesime: tagli, tagli ed ancora tagli.

Il presidente della regione Nicola Zingaretti ha puntato la sua campagna elettorale sulla eliminazione delle macroaree, ma finora niente si è mosso, anzi allo stesso commissario Suppa, nominato dalla polverini è stata prorogata la funzione, segno che la regione ancora non sa che cosa fare oppure vuol far fare il lavoro sporco al commissario attuale per poi nominarne un altro puro e lindo.

Il problema è che l’atto aziendale una volta approvato dalla regione avrà una validità di una decina d’anni: insomma se i tre ospedali venissero declassati non si torna indietro: il piano decide non solo quanti ospedali resteranno in funzione ma anche quanti e quali reparti, quanti primari, quali servizi e dove vengono localizzati.

Altro che due o tre poli ospedalieri, resterebbe in piedi solo Frosinone e gli altri nosocomi esisterebbero solo con finalità di sostegno all’ospedale del capoluogo.

Un’ipotesi da guerra civile: i sindaci di Cassino, Sora ed Alatri non staranno fermi neppure un minuto se l’ipotesi venisse confermata.  A questo proposito abbiamo chiesto anche delucidazioni in regione. Ma da li nessuna risposta. Gli stessi sindaci che si recano a parlare di sanità con Zingaretti vengono ricevuti invece da un incaricato del presidente, un “consigliere regionale” che non ha ottenuto i voti per essere eletto ma che tuttavia ha un incarico molto importante e ben retribuito.

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Commenti: 5
  • #1

    Ale (mercoledì, 04 settembre 2013 12:33)

    Alla fine è la salute dei cittadini a rimetterci in tutto questo...

  • #2

    Armando (mercoledì, 04 settembre 2013 14:31)

    Caro Presidente, è antipatico dire " le rammento " però mi sento di farlo perchè il fatto stesso per cui, i sindaci di tre importanti comuni ciociari che hanno chiesto di conferire con Lei vengano ricevuti da un funzionario della regione, tra l'altro candidato non eletto alle scorse regionali, la dice lunga. Credevo di aver votato dalla parte giusta, ma credito a quanto sia giusto o no, sono le promesse onorate e non le chiacchiere elettorali. Non si finisce mai di imparare!

  • #3

    Beatrice (mercoledì, 04 settembre 2013 17:01)

    ritengo si stia facendo tanto rumore per nulla: se già la precedente bozza di Atto Aziendale ha incassato una sonora bocciatura dalla Consulta dei Sindaci e dalle OO.SS. - FP CGIL in primis - figuriamoci che prospettive potrà avere una proposta addirittura peggiorativa della precedente: la giudico semplicemente irricevibile!!!. Non dimentichiamo inoltre che Il Direttore Generale è in scadenza, per cui il futuro della AUSL di Frosinone non è pianificabile da un manager che sta per andar via!

  • #4

    dheni paris (venerdì, 06 settembre 2013 02:55)

    Io mi chiedo se tutto questo e' giusto, si fanno tagli e declassamenti per la Sanita' dove c'e' in gioca la vita di tante persone che necessitano di cure, e i Politici LADRONI non fanno niente per tagliare i costi della Politica o le tante ruberie. Io penso che si stia superando il limite della sopportazione e ricordo che non si puo' tagliare sulla sanita' se volete veramente tagliare tagliate su chi ruba sulla sanita' che c'e' ne sono tanti, bisogna controllare chi dirige le spese che affronta la sanita' la' ci sono i veri LADRONI.

  • #5

    dheni paris (venerdì, 06 settembre 2013 03:05)

    Dimenticavo, invito i grandi mentori della Sanita' che stanno portando allo sfascio la Sanita' di farsi un giro per gli Ospedali e rendersi conto personalmente di come vengono parcheggiati i tantissimi ammalati nei vari Pronto Soccorso aspettando il proprio turno con tempi di attesa di anche 6- 8 ore e a volte i medici non sanno dove metgtere le mani, forse hai tanti dirigenti questo non interessa perche' se succede qualcosa a loro o a qualche loro familiarte hanno le corsie preferenziali. VERGOGNATEVI e debbono VERGOGNARSI anche i medici che gli permettono favoritismi. Non ci sono ammalati di serie A e serie B, ma ci sono esseri umani che hanno tutti gli stessi diritti di vivere.