Elemosinava "bonus" dal Comune ma in banca aveva mezzo milione di euro

Su 64 controlli dall'inizio dell'anno, 33 le denunce per truffa

Ceprano. Un conto corrente da capogiro. Ben 460 mila€ anche se nel libro contabile dello stato italiano, questa donna di 50 anni, risultava talmente povera da non potersi permettere i libri scolastici per i propri figli. La Guardia di Finanza  di Ceprano dopo minuziosi controlli ha individuato e denunciato per truffa ai danni dello Stato la “falsa povera” che invece spendeva il sussidio statale in borse grifate e gioielli.

 

La signora infatti aveva inoltrato richiesta al comune di Ceprano di un aiuto economico per l’acquisto dei  libri di testo per i figli in età scolare. La stessa aveva presentato un’attestazione I.S.E.E. riportante un valore di  6 mila euro l’anno.  In base a tale situazione reddituale l’ente locale aveva corrisposto un contributo economico di oltre 300 Euro.

 

Le Fiamme Gialle  hanno effettuato accertamenti sul conto della persona rilevando che in passato la stessa aveva effettuato transazioni finanziare con l’estero. La beneficiaria delle prestazioni sociali agevolate aveva sul proprio conto corrente somme liquide, azioni e titoli di stato per un valore di 460 mila euro.

 

Le somme non sono state riportate, come invece è previsto dalla normativa vigente, nella dichiarazione I.S.E.E. e quindi con tale stratagemma ha tratto in inganno il Comune che ha vagliato le domande di aiuto economico e successivamente erogato il contributo. Adesso la donna dovrà restituire tutto.

 

 

Nei primi 8 mesi del 2013  i Finanzieri della Provincia di Frosinone hanno effettuato 64 controlli sulle posizioni reddituali dei nuclei familiari beneficiari di prestazioni sociali agevolate, denunciando 33 falsi poveri. Un malcostume che subisce un’impennata e non fa che danneggiare le persone bisognose di aiuto.

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