Diossina. Servono due milioni di euro per l'emergenza

A Paliano oggi interrogazione del consigliere Pd Alfieri

Due milioni di euro è la spesa preventivata dal primo cittadino di Anagni Carlo Noto per affrontare la “questione diossina” sul territorio. Una spesa importante, necessaria, per affidare l’indagine alle università specializzate. Un sostegno economico verrà richiesto alla stessa Regione Lazio. Questo quanto emerso a margine dell’incontro della Commissione Ambiente. Mentre ad Anagni quindi si cerca di capire quanto sia estesa la contaminazione di diossina con un monitoraggio in tutto il  territorio di Anagni dopo il caso della diossina nelle uova riscontrata dal servizio veterinario della Asl, a Paliano oggi sarà presentata una formale interrogazione al comune “volta a conoscere intendimenti e posizioni di questa Amministrazione Comunale rispetto all'Ordinanza emessa dal Comune di Anagni nei quartieri Faito, Valle di Dentro, Ponte del Papa e Pisciarello”. E’ quanto richiesto da Domenico Alfieri, gruppo consiliare la coccinella-pd- “ A distanza di 4 giorni dal provvedimento che riguarda divieti di allevamento avicolo ed utilizzo di ortaggi in una zona confinante col Comune di Paliano – afferma in un comunicato stampa Alfieri-  la Giunta Sturvi ancora non si è pronunciata in merito. Questo atteggiamento "dormiente" non è la migliore rassicurazione a tutela dei cittadini di Paliano in nome dei quali abbiamo rivolto precise domande su ciò che sta avvenendo. Quest'amministrazione si "sbatte" quando i confini riguardano Colleferro e Colle Fagiolara ma fa la gnorri quando ci sono problemi nel versante di Anagni”. Quello che preoccupa è l’ atto ufficiale della massima autorità sanitaria del Comune di Anagni che segnala il pericolo  in zone al confine con Paliano ed “emette un provvedimento forte che parla di PCB ma sembra che qui a nessuno interessi. Forse gli amministratori di Paliano credono che siamo invulnerabili. Sarebbe bello ma è ora che si sveglino da questo sonno fatto di passerelle autocelebranti sull'amore per la terra e si sporchino un po' le mani coi problemi veri prima che sia troppo tardi.” Quello che si cerca di capire è quanto sia esteso l’inquinamento da diossina e cosa lo avrebbe provocato. Lo spettro che aleggia è quello dell’incendio in località Castellaccio avvenuto quel mercoledi 19 giugno del 2013 ma non si esclude che le cause possano essere altre vista l'alta incidenza di impianti industriali nella zona. 

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Commenti: 2
  • #1

    lett@libero.it (martedì, 08 ottobre 2013 16:06)

    interrogazione parlamentare ; il parlamento a paliano?
    cambiate spacciatore oltre che giornalisti

  • #2

    Alice (martedì, 08 ottobre 2013 19:09)

    Se cambiare l'articolo senza nemmeno dirlo il lettore precedente sembra pazzo