Costringeva la badante a prostituirsi minacciandola con un fucile da caccia

La donna, 37 anni, ha dato l'allarme ai carabinieri

Arpino. Costringeva la badante di 37 anni  a prostituirsi e se la donna si rifiutava minacciava di ucciderla. Si tratta di un 63enne del posto che ieri sera, al culmine di una lite con la donna, di nazionalità ucraina, è stato arrestato dai carabinieri a seguito di un’incursione nell’abitazione in località Sant’Altissimo. A dare l’allarme ai carabinieri è stata proprio la 37enne con il suo telefonino. La donna con un filo di voce ha detto loro di essere in pericolo di vita perché il suo convivente la minacciava con un coltello da cucina.  L’uomo, nullafacente e celibe, all’arrivo dei carabinieri è stato trovato con il coltello in mano. La 37enne è stata messa in salvo e durante l’interrogatorio ha raccontato di subire minacce di morte sotto l’intimidazione di un fucile da caccia perché il 63enne pretendeva che si prostituisse.  Dalla perquisizione domiciliare è emerso il fucile abilmente occultato sotto il materasso ed illegalmente detenuto. Il 63enne che pensava probabilmente di sfruttare la donna, concedendole vitto e alloggio, per guadagnare denaro dovrà difendersi dalle accuse di  “Lesioni personali aggravate - detenzione abusiva di armi- minaccia aggravata ed induzione e sfruttamento della prostituzione.” Le armi ed il relativo munizionamento sono stati  sequestratimentre, l’arrestato, espletate le formalità di rito, associato presso la  Casa Circondariale di Cassino. Adesso le indagini proseguono per capire il rapporto esistente tra il 63enne e la donna di 37 anni.

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