Idealstandard: tremano gli operai di Roccasecca. La proprietà si arrende su Orcenìco

Il Mise ha riconvocato le parti per il 22 Ottobre

Un momento dell'incontro di ieri al MISE
Un momento dell'incontro di ieri al MISE

Roccasecca. La vertenza Ideal standard attraversa una fase cruciale e molto delicata.  Il management, a margine della riunione di ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, ha ribadito l'impossibilità di mantenere in vita tre stabilimenti in Italia. Le cause sono due: la domanda debole del mercato della ceramica sanitaria in un momento di forte contrazione del mercato e il costo del lavoro che è elevato rispetto ad altre zone del mondo. Un ragionamento che ha portato la proprietà a confermare la scelta di chiudere la sede di Orcenico e la volontà di avviare la procedura di mobilità per le maestranze. Le organizzazioni sindacali Nazionali e il Mise hanno invertito l'ordine del giorno facendo congelare l'apertura della procedura di mobilità fino al 31 Ottobre 2013. Altrimenti l'azienda avrebbe aperto oggi questa fase. Durante la sospensione si tratterà per trovare una soluzione, una delle strade percorribili potrebbe essere la cassaintegrazione in deroga per il semestre 2014 dal momento che è stato raggiunto il limite massimo dell’attuale normativa per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali.  La riunione ha visto la partecipazione delle tre regioni coinvolte Friuli V.G.(dott.ssaSerrachiani ),il Veneto (dott.ssa Donazzan) e la regione Lazio (Dott.Caligiuri),per i sindacati le Segreterie Nazionali ,Provinciali e le RSU dei tre stabilimenti(Roccasecca ,Trichiana e Orcenico), il managemant aziendale moderati dal dott. Castano del Ministero che ha riconvocato le parti ovvero le  Regioni, Organizzazioni sindacali nazionali e l’ azienda per il 22 ottobre. Ci si ritroverà intorno al tavolo per discutere di soluzioni alternative al Piano Industriale, presentato qualche mese fa dal Ideal Standard.  "Bisogna ricercare tutte le soluzioni possibili per ridurre l'impatto sui lavoratori,ma occorre anche affrontare il problema reale del basso numero dei pezzi richiesti dal mercato. La realtà è che se non ci sarà una ripresa del sistema Italia neanche gli stabilimenti di Roccasecca e Trichiana che oggi sembrano al sicuro, reggeranno."Questo quanto dichiarato dal  Segretario provinciale della FEMCA CISL Antonella Valeriani. “Durante la riunione la Direzione dell'Ideal Standard ha ribadito che la sua posizione non è rivedibile, poiché in questo fase storica, di grande recessione e non  avendo i volumi da produrre, la scelta di chiudere un sito è inevitabile secondo la Compagnia Ideal Standard.  Sono tentativi per tentare di non prendere un marchio importante.  Siamo fiduciosi nella riunione che si terrà. E’ quanto ribadito da Giuseppe Caccianini della Uiltec.

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