Tariffario mensa e trasporto scolastico, vertice fiume in comune con le mamme

Respinta la richiesta dei genitori di abolire il modello ISEE come parametro

Ceccano.  Un incontro durato quasi tre ore quello che ha avuto in oggetto il nuovo piano tariffario per quanto riguarda la mensa ed il trasporto scolastico presso la sala consiliare di palazzo Antonelli. Da una parte sono state messe sul piatto le esigenze dei genitori dall’altra le nuove disposizioni di Palazzo. “Il nuovo piano tariffario – ha ribadito il sindaco Manuela Maliziola, è stato realizzato al fine di venire incontro alle sempre più crescenti fasce deboli della cittadinanza, in considerazione del grave momento di crisi economica che purtroppo  attanaglia il nostro territorio, prevedendo una fascia più ampia per l’esenzione dai pagamenti e una rimodulazione più congrua delle fasce di reddito”. Eppure le polemiche sono divampate a tal punto che molti genitori hanno annunciato di rinunciare al servizio mensa per i loro bambini.  Un argomento che divide quello delle tariffe del servizio mensa e che nella mattinata di Lunedi ha reso animata anche la seduta consiliare che non prevedeva affatto come punto all’ordine del giorno la discussione  delle tariffe ma alla fine l’ordine del giorno è stato integrato. Ne è nata una discussione animata tra maggioranza e opposizione tanto che la seduta è stata sospesa per far placare gli animi. Il punto della discordia sembra essere rappresentato dal fatto che il nuovo piano tariffario penalizzi le famiglie di ceto medio. Molte delle quali sono costrette a presentare un modello ISEE che lo scorso anno vantava un certo reddito ma che per quest’anno non sarà confermato per via della perdita di posti di lavoro da parte di uno o due membri del nucleo familiare. A questo problema l’amministrazione ha risposto che “nei casi in cui i genitori abbiano perso il posto di lavoro nell’anno in corso, si avrà la possibilità, attraverso la presentazione di documentazione ed autocertificazioni presso gli uffici comunali preposti, di usufruire di  riduzioni sul contributo da versare”. Per le fasce povere è stata invece allargata la forbice.  “Il  piano tariffario ha previsto il raddoppio della fascia di esenzione totale dal pagamento di ogni contributo, sia per la mensa che per i trasporti, consentendo in tal modo a molte famiglie di poter continuare ad usufruire dei suddetti servizi “ spiega il sindaco Maliziola che aggiunge “confrontando tali tariffe rispetto a quelle dello scorso anno, non solo si è ampliata la fascia di coloro che sono esenti dal pagamento, ma per i redditi con ISEE fino a 10.000,00, sono state previste riduzioni del contributo rispetto allo scorso anno.” Durante la riunione è emerso che la maggior parte dei genitori partecipanti rappresentava le fasce contributive più alte, ossia quelli appartenenti alla fascia da euro 13.000,00(ISEE) ad euro 16.000,00(ISEE) e da 16.000,00(ISEE) euro ed oltre. Si precisa inoltre che  un reddito ISEE superiore ad euro 16.000,00, indicatore ISEE che corrisponde al valore di reddito pari ad euro 40.000,00 circa percepito da una famiglia media con due figli e casa di proprietà corrisponde a circa 40.000,00 euro l’anno. Tra le varie proposte, avanzate dai genitori presenti, è emersa la necessità di effettuare controlli più rigorosi da parte dell’Amministrazione Comunale al fine di verificare la veridicità dell’attestazione ISEE, dalla quale la stessa non può prescindere ai sensi della vigente normativa in materia di erogazione di servizi , come avviene in molti altri settori. Altre proposte erano volte alla cancellazione dell’ISEE come parametro per l’individuazione del contributo, proposta quindi impossibile da accettare e condividere, in quanto non basata su dati certi. E’ stata avanzata la proposta di creare , indipendentemente dal reddito ISEE, una tariffa unica per tutti, senza far riferimento alla situazione economica reale delle famiglie. “E’ da precisare- conclude il sindaco- che nell’articolazione delle fasce, così come è stata rimodulata dall’Amministrazione Comunale , i costi dei due servizi continueranno ad essere coperti da fondi di bilancio comunale, in modo tale da garantire a tutti gli stessi servizi.

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Commenti: 5
  • #1

    giulio (martedì, 22 ottobre 2013 21:14)

    chi è più ricco magna chi è meno ricco...fischia. n'è ora ancora. preparate pane e cipolla!

  • #2

    bis (mercoledì, 23 ottobre 2013)

    Ma se con idee zero vuol dire che i genitori sono a casa .... e così dei servizi scuolabus possono farne a meno

  • #3

    emilio (mercoledì, 23 ottobre 2013 11:04)

    le famiglie monoreddito... con isee molto basso perché usare un servizio se possono portarli loro a scuola e risparmiare soldini forse lavorano in nero

  • #4

    bis (mercoledì, 23 ottobre 2013 18:21)

    Volevo dire isee e non idee

  • #5

    un lettore (mercoledì, 23 ottobre 2013 20:38)

    Quando si tratta di bambini bisogna riflettere attentamente. Sig. Sindaco ci appelliamo a lei perche' renda la cosa accessibile per tutte le famiglie, confidiamo in lei e non faccia come Frosinone dove ormai la mensa e il servizio scuolabus non puo' permetterselo il 70% dei genitori .