Associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga e allo sfruttamento della prostituzione. Con queste accuse sono finite in manette otto persone.

Si tratta di sette albanesi ed un perugino.  L’organizzazione sgominata dalla squadra mobile di Perugia riforniva il mercato della droga umbro e laziale.

Due degli arrestati sono residenti ad Anagni. Sarebbero, secondo l’accusa, i referenti ciociari del capo dell’associazione.

I due, fratelli di 28 e 31 anni,  di origine albanese, si occupavano dello spaccio di droga, soprattutto cocaina nel frusinate.

Erano loro a rifornire di droga anche gli spacciatori perugini e proprio ai due "ciociari" la polizia ha sequestrato ben tre chili di polvere tra cocaina e sostanza da taglio.

Nel corso dell'indagine la squadra mobile - diretta dal dottor Marco Chiacchiera - ha sequestrato un'auto di grossa cilindrata e un appartamento a Corciano, oltre a diversi conti correnti. Altre cinque persone sono attualmente ricercate mentre gli indagati sono complessivamente 20.

A legare i responsabili oltre al vincolo di sangue, si tratta infatti di fratelli, anche quello associativo.

I due, infatti, avevano il ruolo di “fornitori” all’ingrosso del collegato gruppo albanese presente a Perugia.

Proprio uno dei fratelli nel giugno 2011 era già stato arrestato in flagranza di reato mentre trasportava in auto, da Anagni a Perugia, 1 kg di cocaina.

Presente all’attività di esecuzione dei provvedimenti restrittivi Hyper il cane della Polizia di Stato.

Il fiuto infallibile del cane poliziotto ha consentito di rinvenire all’interno delle abitazione dei due fratelli 145 grammi  di cocaina, 2 kg di sostanza da taglio, un bilancino di precisione ed un’attrezzatura completa per il confezionamento della droga in panetti, tutto sottoposto a sequestro.

Per questi motivi i fratelli spacciatori sono stati anche arrestati anche in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.