Lo Sciopero generale del 13 Novembre. I sindacati spiegano i tanti motivi della protesta

Il 13 lo sciopero generale per dire no alla politica dell’attuale governo ma anche di quelli precedenti che “non ne hanno azzeccata una”. Così i sindacati Cgil, Cisl, Uil che, per la prima volta insieme all’Ugl, specificano i motivi per i quali mercoledì saranno in piazza.

Innanzitutto bisognerà trovare i 600 milioni in più per finanziare la cassa integrazione in deroga, “non è possibile che siano finiti i soldi ed i lavoratori che dovrebbero usufruire degli ammortizzatori sociali rimangano all’asciutto per novembre e dicembre 2013”. Poi si dovrà pensare di attuare una serie di politiche per arginare il momento negativo in cui vive l’occupazione e l’economia italiana.

No alla legge Tremonti che ha disposto il ticket per gli esami diagnostici importanti. Inoltre bisognerà risolvere una volta per tutte la questione degli esodati.

Gabriele Stamegna Uil
Gabriele Stamegna Uil

Si dovranno ridiscutere le nuove tasse, la Trise è molto peggio dell’Imu, dicono, perché almeno quella prevedeva la detrazione di 200 euro più ulteriori 50 per ogni figlio a carico. Le tasse sulla casa debbono esser legate al reddito: non è possibile che, chi ha una casa in piazza san Babila a Milano, possa non pagare nulla facendola passare per prima casa.

Basta accanirsi contro i dipendenti pubblici che hanno perso l’8 per cento del proprio potere d’acquisto. “Insieme ai pensionati, i lavoratori

Guido Tomassi Cgil
Guido Tomassi Cgil

Pietro Maceroni Cisl
Pietro Maceroni Cisl

dipendenti hanno pagato due finanziarie, è ora che siano altri a mettere mani al portafoglio”; le pensioni e gli stipendi vanno rivalutati.

Ma i sindacati non si fermano qui, e spiegano anche dove si dovrebbero cercare i soldi: la pubblica amministrazione continua a fare acquisti diseconomici, quando si potrebbero ottenere costi standard se ci fosse un unico centro che decide in merito alle spese.

Le società pubbliche devono essere ridotte e si deve iniziare una forte campagna contro la corruzione e l’evasione fiscale.

Enzo Valente Ugl
Enzo Valente Ugl

I sindacati vanno già duro anche contro gli enti intermedi: le province possono essere eliminate  così pure i piccoli comuni. Solo in questo modo si può evitare che ogni giorno i poveri aumentino di 615 unità mentre sono aumentati di 120 mila i ricchi, quelli che hanno un reddito che supera un milione di euro. È inutile che da una parte si intervenga sul cuneo fiscale e dall’altra si eliminino le detrazioni fiscali alle famiglie. Insomma meno spesa corrente e più investimenti. “Le risorse vanno trasferite dalla rendita finanziaria al lavoro”. Attualmente solo il 15 per cento delle pensioni d’oro si accaparra il 47 per cento della spesa pensionistica. Non sono mancate neppure le critiche alle banche “Un sistema di rapina legalizzata”, la Bce ha abbassato i tassi, il costo del denaro, ma le imprese non possono ugualmente accedere al credito: un’assurdità. In una parola c’è bisogno di una vera e propria ridistribuzione nella politica dei redditi.

Scrivi commento

Commenti: 4
  • #1

    dheniparis@libero.it (lunedì, 11 novembre 2013 16:21)

    I SINDACATI CI DEBBONO SPIEGARE PRIMA COSA HANNO FATTO FINO AD ORA IN DIFESA DELL'ITALIANO CHE LAVORA E POI POTRANNO SPIEGARE ALTRO.

  • #2

    Politici (lunedì, 11 novembre 2013 17:25)

    I sindacati sono esattamente come i partiti politici , con l'aggravante che come associazioni private non riconosciute non presentano neanche il bilancio, ossia di tutti i soldi che i loro iscritti versano neanche ne rendono conto. Sono delle persone che si siedono al tavolo delle trattative senza trattare, ma solo quando è tutto già deciso, di fatto non fanno niente anzi alcuni hanno mire dichiaratamente politiche ed ambizioni elettorali. Ancora non avete capito che è da soli che vi riprenderete la sovranità mandandoli a casa tutti, denunciate le cose che non vanno, ed iniziate da Frosinone che ce ne sono di cose da dire

  • #3

    un lettore (lunedì, 11 novembre 2013)

    Siamo in dirittura di arrivo cari Sindacati se non viene piu' pagata la CIG vuol dire che ormai il GOVERNO NON HA PIU I SOLDI e allora ? Noi lavoratori siamo finiti per colpa di una politica scellerata fatta da uomini politici incapaci. Cosa serve scioperare solo a rimetterci 40 o 50 euro in busta paga del semplice lavoratore che gia' prende una miseria. Siccome questa situazione a me' personalmente fa paura non vorrei che sfociasse in guerriglie di piazza. DOVEVATE PENSARCI PRIMA CHE SI ARRIVASSE HA QUESTA SITUAZIONE.

  • #4

    INDIGNATO (martedì, 12 novembre 2013 15:43)

    dei 103000 disoccupati della provincia di Frosinone c'è n'è anche fosse uno solo che si sente tutelato-rappresentato da questi bei signori in foto o dai loro pari predecessori?vivono essi lo stesso stato d'animo anche se non lo stesso stato economico-sociale?
    i fatti parlano da soli,spesso la cura è peggio della malattia......Maceroni e la sua cisl poi,in negativo è il numero 1 in assoluto!!!!