La discarica di via Le Lame, una minaccia per l'ecosistema. Il comune spera che siano i privati ad occuparsi dello smaltimento

Ammontano a  650 mila tonnellate i rifiuti presenti nella discarica di via le Lame a Frosinone. Una minaccia reale per l’ecosistema insistente nella zona e per gli insediamenti umani.

Il pericolo è stato riconosciuto anche dal Consiglio Comunale di Frosinone che, nell’ultima seduta di lunedì 11 novembre 2013, si è espresso per procedere alla bonifica.

Attualmente, infatti, il sito è gestito da una società che si occupa di asportare il percolato raccolto in particolari pozzi allo scopo dedicati.

La proposta avanzata dal Sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, è, invece, quella della totale eliminazione dei rifiuti.

In Italia, infatti, le vecchie discariche esaurite, come quella di via Le Lame, costituiscono una delle tipologie più diffuse di suoli potenzialmente contaminati. Un  metodo  di intervento di bonifica per sanare queste situazioni potrebbe consistere in una rimozione globale dei rifiuti stoccati.

Una volta prelevati i rifiuti passerebbero ad un successivo trattamento, con modalità di selezione essenzialmente meccaniche al fine di avviarli a forme di smaltimento controllate e di recupero-valorizzazione.

In questo modo si potrebbero centrare vari obiettivi: salvaguardare l’ambiente dove insiste la discarica potenzialmente compromesso da contaminazione dell’area; recuperare risorse finanziarie per mezzo della valorizzazione dei materiali recuperabili o riciclabili; recuperare energia dai rifiuti; mettere in sicurezza e riqualificare il sito per successive altre destinazioni d’uso; creare nuovi modelli economici con lo sviluppo di progetti lavorativi.

Per ottenere questo risultato il comune tenterà di coinvolgere, mediante apposito bando pubblico, soggetti privati che si assumeranno i costi totali e che godranno dei benefici dell’operazione.

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Commenti: 3
  • #1

    un lettore (martedì, 12 novembre 2013 20:38)

    QUESTA VOLTA NON VOGLIO COMMENTARE TRATTANDOSI DI IMMONDIZIA COSA AGGIUNGERE.

  • #2

    ale (martedì, 12 novembre 2013 22:17)

    ADESSO E' UNA MINACCIA!!!!!!!!!
    CHE PER CASO STA IN ZONA ASI????????
    SE SI ALLORA E' COLPA DELL'ASI, CIOE' DELLA POLITICA CHE FA LE NOMINE ALL'ASI (ENTI INTERMEDI COSI' DETTI).
    QUINDI TUTTI I POLITICI DEGLI ULTIMI FORSE 15 ANNI, SIA ESSI IN MAGGIORANZA CHE ALL'OPPOSIZIONE HANNO COLPA, HANNO MANGIATO LA TORTA ASI E SONO UNA MASSA DI CORROTTI E BANDITI.
    TUTTO QUI!!!!!
    MA CI VOGLIAMO SCANDALIZZARE, UN COMUNE PERMETTE AD UN CLAN CAMORRISTICO DI REALIZZARE STRUTTURE DI INTRATTENIMENTO PER I GIOVANI SUL NOSTRO TERRITORIO!!!!!!!!!!! CHE ALTRO DIRE DI CHI CI GOVERNA.........TUTTI NESSUNO ESCLUSO.

  • #3

    Luciano Bracaglia (giovedì, 14 novembre 2013 02:02)

    Le associazioni, su un documento da inviare al sindaco, stiamo raccogliendo le adesioni di altre associazioni, comitati e cittadini firmatari e, in tale documento, dopo alcune premesse, suggeriamo al sindaco:
    Considerato che risulterebbe altamente oneroso per il Comune di Frosinone far fronte ad una tradizionale bonifica e risanamento dei luoghi, (operazioni di caratterizzazione, analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifico, risanamento ambientale), richiamandosi all'applicazione dei principi della green-economy, nonché agli atti del Convegno “Investi nei tuoi rifiuti”, tenutosi sul territorio comunale lo scorso 10 Aprile e Patrocinato tra l’altro da Codesto Comune (cfr. www.rifiutizero.clubin.org.uk) , gli scriventi, sono dunque, a richiedere che Codesto Comune:
    1) voglia verificare se esistono impianti, anche mobili, in grado di trattare il percolato da discarica;
    2) voglia verificare la soluzione tecnica più idonea alla risoluzione della questione, trattando i rifiuti in situ e generando energia termica/elettrica. Ciò facendo il cd. Ecomostro diverrebbe fonte di guadagno per la cittadinanza tutta, incentivando l’occupazione lavorativa e creando energia a fabbisogno della comunità locale. Tale soluzione, del resto, sarebbe in linea con i principi europei di prossimità ed autosufficienza nel trattamento dei propri rifiuti, evitando, così, di spedirli fuori, in altre Regioni od addirittura all'Estero, favorendo altre filiere. Insomma, favoriamo Frosinone!
    Segue elenco associazioni e cittadini aderenti....